Una stazione avvolta nella nebbia, il gelo appollaiato sull’aria. Il piccolo inferno che si apre, a poco a poco, come un formicaio; il clochard che cerca di rubare una cena forzando la macchinetta, il clandestino con il fisico da pugile e il giaciglio di cartone, gli agenti con i guanti e la calibro 9, l’uomo qualunque in attesa, quello che cerca di sfuggire alla telecamera e quello che ha voglia di fare a pugni. La notte è anche questo, in alcuni lembi di realtà
Intanto, da qualche altra parte, una mamma dedica una lettera ai suoi bambini…