QUARTA: Caraibi, 1720. Il volto di una bellissima donna intagliata nel legno si staglia all'orizzonte. Il gioiello che porta al collo, una stella fatta di giada, brilla al sole. Gli occhi ambrati di Scarlett fissano il veliero minaccioso che le sbarra la strada verso la libertà. Stavolta non si tratta di affrontare un conte lussurioso, un marito dispotico o un padre severo. Stavolta dovrà vedersela con Johnny Shiver, un pirata più crudele del diavolo. Sarà in balia dei suoi capricci e del suo primo ufficiale, Redblade, spietato e arrogante. Ha solo un modo per sfuggire a quella prigione. Una scelta assurda, l'unica in grado di donarle una vita degna di essere vissuta. Il destino di Scarlett prenderà una rotta imprevedibile che esigerà un alto tributo di sangue. Il mare sarà crudele ma, infine, restituirà i suoi più inconfessabili segreti.
Parlarvi di questo romanzo non è facile e tenere separate le emozioni che mi ha suscitato dalla recensione lo è ancora di più.
Questo è, forse, il primo edito autopubblicato che leggo e posso dirvi che non ha nulla da invidiare ai romanzi super accreditati dei Big, casomai è l'esatto contrario: sono loro ad aver qualcosa da apprendere dalla penna della Bernardo.
Il libro si apre con l'impiccagione di un gruppo di filibustieri. Il prologo contiene tutti gli ingredienti per catapultare immediatamente il lettore in una storia che profuma di avventura. Una storia dalla quale sarà impossibile staccarsene.
L'ambientazione è uno degli aspetti più intriganti del romanzo. Ci troviamo nel Mar dei Caraibi, in Giamaica, e, benchè i luoghi siano frutto della fantasia dell'autrice, la storia, le leggi che vigevano in quegli anni e le dinamiche sono perfettamente calibrate e fedeli al diciottesimo secolo.
La caratterizzazione dei personaggi è encomiabile, qui nessuno è secondario, anche il personaggio all'apparenza più insignifante acquista spessore. Ne conosciamo pregi e difetti, luci e ombre, diviene per noi un amico o un'odiato nemico. In entrambi i casi è doloroso separarsene.
Scarlett è la protagonista di questo romanzo. E' una donna sola, che la vita ha costretto a crescere troppo in fretta, è un'anti-eroina fredda e complicata. Se vi aspettate di leggere le avventure di una stereotipata eroina tutta trine e merletti, sospiri e ritrosie, avete scelto il romanzo sbagliato. Scarlett è una donna impavida, che non innorridisce di fronte alla violenza, neppure quella che è costretta a subire sulla propria pelle. E' una donna decisa, che non si arrende, che si dà mai per vinta, una donna che si è costruita una corazza per difendersi, apparentemente insensibile con un cuore che a pochi è concesso di vedere.
Assistiamo al suo lungo viaggio letterale ed interiore. Vaghiamo tra gli scheletri del suo passato e, pagina dopo pagina, ci innamoriamo di questo personaggio straordinario che resta nel cuore anche dopo aver terminato di leggerne la storia.
'Era durissimo lavorare su una nave, era scomodo, era pericoloso. Eppure lei, finalmente, si sentiva a casa. Sulla Stella di Giada aveva ritrovato la sua libertà, aveva imparato ad essere viva, aveva conosciuto l'adrenalina della battaglia.
E se, alla fine, fosse nata per la vita da pirata?'
Un altro personaggio enigmatico e magnetico è il Capitano Shiver, emblema della pirateria. Negli anni, gli hanno affibiato molti nomi per definirlo ed in ognungo 'il Diavolo' trova il suo giusto elemento. Shiver è l'uomo che tutti temono e nessuno osa sfidare. Un pirata con un passato insospettabile e una storia tutta da scoprire. Accanto a lui, il bel Christopher, e qui sfido le lettrici a non innamorarsene, altrimenti detto 'Redblade', capace con la sua lama di tagliarti la gola e sorriderti allo stesso tempo.
Tutti i personaggi che si avvicendano sono interessanti, ci si affeziona alla ciurma della temibile 'Stella di Giada' e gli antagonisti lasciano un'impronta nel cuore del lettore. Personalmente, ho trovato accattivanti e indispensabili persino lo spietato Ammiraglio Jacobson e la obbediente moglie Rachel.
'Johnny Shiver abbassò per un istante il capo e sospirò. Si levò il cappello, mostrando la bandana grigia, bisunta e lacera, e i suoi ricci ribelli, rossi come il fuoco, che scappavano disordinati dal vecchio straccio legato sulla testa. Si era tolto la maschera. Non era più il terribile capitano pirata crudele, cinico e calcolatore, impavido e sprezzante della morte. Era solo un uomo, sofferente e malinconico che aveva preso a vagare con la mente nel suo passato.'
I temi trattati sono molteplici: dall'amore all'amicizia, dal coraggio all'espiazione, dalla condanna alla lealtà. E' trattato ampiamente anche il tema della vita, il significato che le si attribuisce, la pena di morte e le leggi che vi gravitano attorno in una società che si arroga il diritto di sostuitre Dio e decidere al Suo posto.
Un pregio del romanzo è la narrazione veloce e scorrevole, i paragrafi sono brevi, con parecchi mutamenti di scena e di prospettiva. Incatenano il lettore, lo tengono con il fiato sospeso, non sai mai cosa aspettarti. Un momento sei a un ricevimento galante e, l'attimo dopo, la nave su cui viaggi viene assaltata ai pirati.
La narrazione onnipresente ti catapulta in un romanzo corale dove una girandola di personaggi si alterna su una giostra che ci conduce per terra e per mare, tra cappi e lame insanguinate, colli spezzati, duelli, arrembaggi e ammutinamenti, palpiti del cuore e orride torture.
Conosciamo uomini e donne appartenenti alle diverse caste sociali, diveniamo intimi con i loro più segreti pensieri, con le loro aspettative più torbide. Il loro animo è denudato tra pagine che odorano di storia e di leggenda.
'Da sempre, aveva paragonato gli uomini a tante navi che solcavano l'oceano della vita. Durante la rotta si dovevano affrontare mille ostacoli e difficoltà.
Probemi improvvisi si abbattevano come uragani sulla tua nave ... a volte ci si rirovava a subire danni ingenti, momenti di solitudine e disperazione in cui bisognava trovare il coraggio di riparare lo scafo, cambiare le vele, riarmare i cannoni, per riprendere il viaggio e cercare di non farsi sconfiggere ancora.'
All'interno del romanzo è possibile anche ammirare le illustrazioni di Antonella Arrigo. Questa brava artista dona corpo e sostanza ai personaggi aumentando l'atmosfera suggestiva dello scritto. Una nota di merito và anche alla sua copertina intrigante e luminosa. Niente è lasciato al caso, un romanzo curato nei minimi dettagli, un romanzo che non ha nulla, ma proprio nulla da invidiare, alle più rinomate case editrici del panorama esordiente italiano.
E' un libro di donne coraggiose e impavide, è un libro che scandaglia l'animo umano in tutte le sue forme, un libro che parla di coraggio, di verità e di eroi. 499 pagine da divorare seduta stante!
Se amate i romanzi storici, se amate le avventute degli antichi filibustieri, se siete romantiche, se amate i romanzi che hanno il sapore di un vecchio classico, non potete lasciarvi scappare questo libro. Non ve ne pentirete! E' una promessa!
'Il vero pirata è colui che ha sempre il coraggio di lottare per rimanere se stesso.'