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La Stirpe di mezzanotte – Il Bacio di mezzanotte // Book review

Da Silviaraffa

La Stirpe di mezzanotte – Il Bacio di mezzanotte // Book review

Essendomi immersa nel genere fantasy non potevo (o forse potevo? No, dai non potevo) non leggere la serie de “La Stirpe di mezzanotte”, giunta già al decimo volume. Il primo è intitolato “Il bacio di mezzanotte”. I titoli degli altri volumi non spiccano per inventiva (almeno in italiano). A seguire, infatti, abbiamo: “Il bacio cremisi”, “Il bacio perduto”, “Il bacio del risveglio”, “Il bacio svelato”, “Il bacio eterno”, “Il bacio oscuro”, “Il bacio di fuoco”, “Il bacio immortale” e “Il bacio ribelle”.

Ho appena finito di leggere il primo volume. Devo dire che non mi è dispiaciuto leggerlo. Non è la solita storia “classica” della ragazzetta sperduta che incontra il ribelle da redimere. Oddio alcune caratteristiche ci sono sempre, però l’autrice, Lara Adrian, ha aggiunto alcune caratteristiche in grado da differenziare un po’ il genere. La “ragazzetta sperduta”, innanzitutto, è orfana, ma sperduta certo non è. E l’eroe-vampiro, per quanto possa essere un amante straordinario, resta un sanguinario. Infine le lotte non sono tra essere soprannaturali differenti, né tra umani e vampiri, ma sono lotte intestine tra vampiri stessi. Per certi versi direi che è una serie che potrebbe appassionare anche gli uomini appassionati di spargimenti di sangue e lotte cruente.

Per quanto riguarda la trama, i protagonisti del primo romanzo della serie sono Gabrielle Maxwell, giovane fotografa inconsapevole del suo “dono” e Lucan un vampiro/guerriero, pronto a tutto per difendere la sua Stirpe dai Ribelli. Preferisco non aggiungere altro, perché sono del parere che dicendo di più toglierei la curiosità di iniziare a leggere questo libro.

Aggiungo solo che, ovviamente, l’amore estremo non manca di certo. Questa volta però si va dritti al sodo: lei vuole lui, lui vuole lei e “ci danno dentro”. Punto. Niente giri di parole, attese infinite, sguardi, carezze o sussurri che un giorno, forse, porteranno all’agognato amplesso. Niente di tutto ciò. Solo amore sincero ed estremamente passionale.

Non vorrei ripetermi ma, anche in questo caso si tratta di romanzi che ti rovinano l’esistenza perché se leggi storie dove i protagonisti maschili sono sempre uomini forti, coraggiosi, aitanti, pieni di passione, inevitabilmente t’illudi che possano esistere davvero. E, così, vaghi in cerca di questi bei dannati per offrir loro la redenzione. E invece ti ritrovi circondata da amebe e bambinoni incapaci. Durante l’infanzia ci hanno illuse i cartoni della Disney con i loro principi azzurri. Adesso il principe azzurro non c’è più; è stato soppiantato e messo da parte da vampiri e company, ma la storia non cambia, siamo fregate lo stesso ahimè. Alla fin fine, però, mi rendo conto che è un bene che esistano almeno nella fantasia. Che cosa accadrebbe se non potessimo rifugiarci neppure nella fantasia? Questo si che sarebbe davvero terribile, perché non potremmo più sognare.


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