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“La storia con un ragazzo” : ecco lo stupro di Franca Viola per Manfellotto

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

“Venti donne assassinate dalla ‘ndrangheta in nome di un codice barbaro che sembrava cancellato per sempre”

“La storia con un ragazzo” : ecco lo stupro di Franca Viola per Manfellotto

Come potete vedere questa è la copertina dell’Espresso di questa settimana, sicuramente un tema importantissimo, più volte toccato dalle pagine del nostro blog : il delitto d’onore una pratica barbara che è stata bandita solo nel 1981.

Si perché queste cose bisogona ricordarle a chi tutti giorni dice che in questo paese il femminismo governa, che le femministe sono esagerate, e tutta la serie di stupidi e sterili commenti che si sbugiardano da se’.

Questo paese è talmente femminista che abbiamo ancora bisogno delle quote rosa,  che moriamo quasi ogni giorno per mano di chi non accetta un no, la fine di una relazione o semplicemente una reazione, questo paese è talmente femminista che qualcuno si sente ancora legittimato a praticare il delitto d’onore, pensate un po’!

Qualcuno mi ha segnalato però il video di presentazione di questo numero fatto dal  direttore Bruno Manfellotto dove precisamente dal 35esimo secondo in poi ci fa raggelare il sangue con questa frase:

“Nel ’65 ci fu un caso famoso, quello di una ragazza siciliana Franca Viola dove si rifiutò di fare il cosiddetto matrimonio riparatore dopo aver avuto una storia con un ragazzo”

E’ stato faticosissimo riportare  questa frase aberrante, chi non conosce la famosissima vicenda di Franca Viola!?  Riporto da Wikipedia:

Il 26 dicembre 1965, all’età di 17 anni, figlia di una coppia di coltivatori diretti, Franca Viola fu rapita (assieme al fratellino Mariano di 8 anni, subito rilasciato) da uno spasimante sempre respinto, Filippo Melodia, imparentato con la potente famiglia mafiosa dei Rimi, che agì con l’aiuto di dodici amici. La ragazza fu violentata e quindi segregata per otto giorni in un casolare al di fuori del paese; fu liberata con un blitz dei carabinieri il 2 gennaio 1966.

Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda, ossia non più vergine, avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando l’onore suo e quello familiare. In caso contrario sarebbe rimasta zitella, additata come “donna svergognata“.

All’epoca, la legislazione italiana, in particolare l’articolo 544 del codice penale, ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale, anche ai danni di minorenne, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto “matrimonio riparatore“, contratto tra l’accusato e la persona offesa; la violenza sessuale era considerato oltraggio alla morale e non reato contro la persona.

Ma, contrariamente alle consuetudini del tempo, Franca Viola non accettò il matrimonio riparatore. Suo padre, contattato da emissari durante il rapimento, finse di acconsentire alle nozze, mentre con i carabinieri di Alcamo preparavano una trappola: infatti, quando rapitore e complici rientrarono in paese con la ragazza furono arrestati.

Ancora una volta lo stupro viene fatto passare per un rapporto sessuale volontario!

Come può il direttore di un’importantissima testata giornalistica, che guarda caso si sta occupando proprio dei soprusi che subiscono le donne da sempre, dire poi che lo stupro che ha fatto sicuramente più scalpore fosse stata la “storia con un ragazzo” ?

Quante altre volte dovremo spiegarvelo che in uno stupro non c’è niente di volontario e piacevole?

Affiancate ai femminicidi quotidiani le chiappe di quella velina e le tette siliconate di quell’altra (basta guardare ogni giorno le gallery Repubblica) , delle ministre non vi interessano le loro proposte politiche ma il loro spacco sulla gonna, chiamate delle ragazza stuprate “vispe terese” e poi aprite blog interamente dedicati ai problemi delle donne in Italia (Fatto Quotidiano)  e uno degli stupri più noti (che grazie alla scelta di Franca Viola di non sposare il suo aguzzino si è riusciti finalmente a capire che lo stupro non è un problema della povera donna che lo subisce, lei non ha nessuna colpa da scontare e nessuna onta di vergogna e disonore da ripulire, ma la colpa e il disonore è solo dello stupratore-) lo fate passare come una normalissima relazione con un ragazzo!

Per favore cari giornali un po’ di coerenza! Ci sono tante cose di cui potersi occupare, lasciate perdere la violenza sulle donne perché non è per voi, non vi interessa seriamente,  non ne avete abbastanza sensibilità per parlarne, lo state facendo solo perché è un argomento che “tira” che vi fa girare le vendite e questa cosa non di certo vi qualifica molto!

Faby



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