Alcuni sostengono che i primordi del ping pong abbiano avuto origine in Cina nei palazzi imperiali, altri invece in Europa, per merito di mercanti e viaggiatori. I giapponesi sostengono una tesi analoga.
I russi si basano su un dipinto russo del 1825 per attribuire a loro la paternità del gioco. La pallina del dipinto, però, è dotata di penne e riporta ad un gioco simile al volano che si giocava anche nella Firenze medioevale.
Il tennistavolo inizia intorno alla metà del secolo XIX in Inghilterra, come derivazione del tennis indoor (favorito anche dall’invenzione della pallina di caucciù), questa sembra essere la tesi più corretta.
Il Sig. Gibb stabilì delle regole precise, anche se i materiali di quel tempo erano ben diversi da quelli moderni.
La racchetta, infatti, assomigliava a quella da tennis ed era rivestita di pergamena; la pallina era di caucciù o di sughero.
La scoperta del Sig. Gibb della pallina di celluloide, assieme al miglioramento del materiale della racchetta, crearono delle condizioni di gioco più simili a quelle riscontrabili ai giorni nostri.
Successivamente l’avvento dei rivestimenti di gommapiuma di differente spessore sulla racchetta resero il gioco ancora più veloce e dinamico.
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