La storia dell’amicizia tra Zeffirelli e Filistrucchi

Creato il 26 marzo 2014 da Firenzepuntog

La storia di un sodalizio artistico ma soprattutto di un’amicizia. Dal 28 marzo al 16 aprile 2014 al Teatro della Pergola di Firenze, una mostra racconta i momenti della carriera teatrale del Maestro Franco Zeffirelli attraverso il sodalizio con la storica Bottega fiorentina di parrucche e trucco Filistrucchi (nata nel 1720), L’esposizione, “Zeffirelli Filistrucchi, memorie di un sodalizio artistico”, è promossa e organizzata da Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte con la collaborazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Fondazione Teatro della Pergola, il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze e Toscana verso Expo. Oltre 100 reperti tratti dall’archivio Filistrucchi recentemente ordinato e inventariato da Monica Gallai, anche curatrice della rassegna sono proposti nelle sale dello storico teatro.
La mostra sarà inaugurata il 27 marzo 2014 alle ore 16.45 presso il Saloncino del Teatro della Pergola, esclusivamente su invito, e proseguirà fino al 16 aprile 2014. Per l’occasione l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta dal Maestro Giuseppe Lanzetta renderà omaggio a Franco Zeffirelli e alla sua Divina Callas con un concerto.
L’incontro tra Pietro Filistrucchi e Franco Zeffirelli è la chiave di volta di questa mostra che racconta un avvincente percorso artistico a due con il giovane regista da una parte e la storica bottega fiorentina dall’altra. Un rapporto totalizzante, al punto che nel 1960 quando Zeffirelli incaricò Pietro Filistrucchi di realizzare ben 93 parrucche per “Alcina” in scena alla Fenice di Venezia, lui chiuse la bottega 20 giorni. Viene raccontato anche il rapporto con Maria Callas che apprezzò a tal punto l’arte di Filistrucchi da portare parrucche – come la moda del tempo dettava – anche nei momenti della vita privata. Tra le chicche scovate e proposte una parrucca originale indossata dalla Callas per un’ “Armida” di Rossini e quella di Medea oltre ad alcune ciocche-campione dei suoi capelli che il soprano inviò, con tanto di corrispondenza autografa, per commissionare le sue parrucche da giorno. Arricchita da foto bozzetti e pubblicazioni, da una scenografia di abiti originali della Fondazione Cerratelli e da una bacheca che racconta momenti della bottega e delle persone che collaborarono con Pietro, la mostra si conclude con la sezione ‘Grandi Opere’. Dal “Don Giovanni” a “La Lupa” (con Anna Magnani) fino alla magnifica “Traviata” del 1984 al Teatro Comunale di Firenze.
“Questo progetto, pensato oltre cinque anni fa, ha potuto concretizzarsi grazie all’interesse di Maria Pilar Lebole che, insieme alla famiglia Filistrucchi e a tutto lo Staff OmA, ha per prima creduto in quanto queste pagine di storia vogliono raccontare -raccontano Gabriele e Gherardo Filistrucchi-. Tutto ciò è stato possibile grazie alla meticolosa selezione dei documenti che Monica Gallai, da buona archivista, ha saputo scovare nell’archivio, cogliendo la vera essenza del teatro e facendo riscoprire non solo una parte della Bottega ma anche una parte della nostra famiglia e delle persone che vi hanno lavorato”. Questa mostra è dedicata a Pietro e Donella Filistrucchi.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :