Scavando negli archivi, abbiamo trovato questa Aston Martin Atom del 1939. Cosa rende questo concept così speciale?
L'Aston Martin Atom nasce da un'idea di Gordon Sutherland, allora direttore della prestigiosa casa automobilista britannica e figlio del proprietario Arthur Sutherland. Chiese all'ingegnere capo Claude Hill di non progettare un'auto sportiva, bensì chiese di progettare una sorprendentemente quattro porte compatta, alimentata da un motore a quattro cilindri. La potenza era di soli 82 CV ed era abbinata ad un cambio semiautomatico a quattro rapporti, che le consentiva di passare da 0 a 100 km/h in 19 secondi.
Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, precisamente nel 1939, l' Atom fece la sua comparsa. Costruita con una carrozzeria aerodinamica in alluminio su un telaio tubolare, ispirata alle iconiche auto da corsa a goccia di Bentley e Bugatti, questa macchina unisce una sospensione anteriore indipendente ad un assale posteriore Salibury.
Ciò, unito ad un peso contenuto, rende la Atom dinamica e degna della fama del marchio Aston Martin. Tuttavia, come ha poi ammesso Sutherland, la BMW 328 è stata usata come guida durante il processo di realizzazione.
Lo sviluppo dell'Aston Martin Atom
L' Aston Martin Atom fu completata nel 1940 e fu utilizzata per tutta la durata della guerra come veicolo di sviluppo, periodo durante il quale l'auto percorse oltre 100.000 miglia.
Il motore fu sostituito con uno di concezione più moderna e le tecniche utilizzate furono perfezionate, per fornire una base solida ai successivi modelli dell' Aston Martin. Naturalmente c'erano dei piani di produzione, solo che i costi di sviluppo erano troppo elevati.
L' Aston Martin di Sutherland era finanziariamente solida e redditizia, ma gli mancavano le risorse per fare il passo successivo.
Nel 1946 mise in vendita l'azienda con un annuncio sul Times, al quale rispose un certo David Brown il futuro proprietario del marchio britannico. Il resto è storia...
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