Il 28 settembre del 2009 , a Conakry , la capitale della Repubblica della Guinea , decine di persone andarono in corteo allo stadio nazionale di calcio per manifestare contro la giunta al potere. La gente appena dentro lo stadio gridava “Viva la nazione! Basta con i militari”. Ad un certo punto i manifestanti si sono inginocchiati per pregare.
Il bersaglio della protesta era Dadis Camara , il capitano dell’esercito che aveva preso il potere in Guinea nove mesi prima , dopo la morte del presidente Conté. Dadis aveva promesso di farsi da parte per organizzare elezioni regolari , a condizione che gli lasciassero pulire il paese. Ma si è capito che voleva instaurare una dittatura militare. Il capitano , famoso per i suoi sbalzi d’umore, ha cominciato a circondarsi di ragazzetti dell’aria minacciosa , le guardie presidenziali , meglio note come berretti rossi.
Nell’agosto 2009 Dadis annunciò che le elezioni si sarebbero svolte nel gennaio del 2010 e aveva aggiunto che i componenti della giunta militare avrebbero potuto candidarsi. L’opposizione decise di intervenire , i capi della Forces Vives , una coalizione composta da partiti e sindacati , avevano organizzato una manifestazione per il 28 settembre , l’anniversario dell’indipendenza della Guinea dalla Francia.
La manifestazione però è degenerata. I militari hanno cominciato a sparare granate lacrimogene contro la folla e una nube di gas ha invaso lo stadio provocando il panico. Centinaia di berretti rossi , gendarmi delle forze speciali e guardie borghesi fedeli a Dadis sono comparsi di colpo alle uscite dello stadio e hanno aperto il fuoco con armi automatiche. Altri hanno cominciato a massacrare persone inermi a colpi di machete.
In un’ora gli uomini di Dadis uccisero 156 persone. Hanno anche spogliato e violentato in gruppo oltre cento donne , usando baionette , scarpe, pezzi di legno e calci di fucili. Una sopravvissuta ha raccontato di aver visto una sua amicache era caduta a terra accanto a lei , mentre i soldati le infilavano un kalashnikov nella vagina e hanno tirato il grilletto.
La Guinea ha 10 milioni e mezzo di abitanti ed è uno dei paesi meno sviluppati dell’Africa , ma è ricca di minerali. Confina con molti paesi in cui negli ultimi anni ci sono state delle guerre civili. Conté , il vecchio presidente un uomo fermo e duro, era riuscito ad impedire che la Guinea fosse travolta da un conflitto interno.
Negli ultimi ani il paese è diventato un luogo di transito per il narcotraffico , ma il problema guineano è sempre stato l’esercito , che è il vero potere forte. Sotto Contè erano mal pagati ed estorcevano soldi ai civili e inscenare ammutinamenti sanguinosi per chiedere un aumento di stipendio.
Durante due manifestazioni tra il 2006 e il 2007 , l’esercito uccise 145 persone. Quella del 2009 però è stata diversa, l’esercito aveva deciso di seguire una linea brutale. Appena sono venute fuori le prove del massacro( foto, video) , la comunità internazionale ha denunciato Dadis. All’inizio il capitano disse fu ostaggio dell’esercito e quindi a non impedire le violenze. Pochi giorni dopo disse che non ci fu nessuna strage. Il vice assistente del segretario di stato americano , che vide Dadis dopo la strage, racconta di un uomo lucido ma indifferente all’indignazione mondiale del massacro.
Human Rights ha pubblicato una relazione in cui afferma che le violenze di Dadis erano premeditate.
Conakry ha l’aspetto di una ex colonia francese. La città è piena: studenti in divisa color kaki, ragazzi con magliette sportive, donne avvolte in bombo fatte di stoffe colorate. L’aria è piena di fumo che sale dai fuochi di carbonella su cui la gente cucina all’aperto. Le strade sono attraversate da jeep carichi di militari. Di notte la capitale è buia e silenziosa. Di luci elettriche ce ne sono poche e le automobili smettono di circolare.
Nei primi mesi della sua presidenza Dadis ha condotto un programma televisivo , un misto tra un reality show e un tribunale politico. Era un programma dove svolgeva la sua politica contro i funzionari del governo. In questo show fu arrestato il figlio del dittatore scomparso , Ousmane Contè. Il figlio ammise di aver fatto affari con i narcotrafficanti colombiani e ha raccontato che erano le guardie presidenziali a scaricare la droga dagli aerei. Dadis si mise ad arrestare membri del governo e ufficiali dell’esercito sospettati di corruzione.
Nel Dadis Show il presidente indossava una mimetica e un berretto rosso. Si presentava come giudice e salvatore della patria. Fece una romanzina persino all’ambasciatore tedesco, dopo avergli fatto una lavata di testa gli gridò “Non mi tratti come un ragazzino ! Lei sta parlando con un presidente”.
Bangoura è vicepresidente delle Nuove forze democratiche guidate da Diallo, un organizzazione dell’opposizione. Bangoura sospettava che Dadis voleva rimanere al potere , ma se va fuori lui comunque rimane l’esercito “La Guinea è l’esercito” dice. “La situazione è cambiata bruscamente” mi ha spiegato “la gente ha voltato alle spalle all’esercito. I tassisti non vogliono più prendere a bordo i militari”.
In versioni successive , Dadis dà la colpa ad Al Qaeda e i fondamentalisti religiosi per gli incidenti allo stadio , e comunque dava la colpa alle vittime accusandole di essersela cercata. I militari erano fuori controllo perché spinti all’eccesso dall’opposizione e le Forces vives erano diventate bande di narcotrafficanti seguaci di Al Qaeda.
Sembra che tra i militari guineani dilaghi l’abuso dei stupefacenti. Una delle droghe più di moda è il brown-brown , una miscela di cocaina e la polvere da sparo. Anche Dadis sembra cocainomane. Tiegboro , fedele uomo di
Dadis è stato colpito da un arma da fuoco da Toumba. Il tenente che guidava l’esercito nello stadio era sicuro che Dadis voleva incolparlo del massacro. Il 26 novembre del 2009 è giunta in Guinea la Commissione d’inchiesta ufficiale delle Nazioni Unite e ha trascorso una settimana ad ascoltare Toumba, Dadis e Tiegboro. Il 3 dicembre Dadis andò a trovare Toumba che gli sparò vari colpi di pistola. Uno lo colpì alla testa, un altro lo ha colpito sulla spalla destra e l’ultimo di rimbalzo uccide un soldato. Tiegboro è stato colpito da una bomba lanciata da uomini di Toumba. Sia Dadis che Tiegboro sono stati portati in Marocco, dove sono stati curati d’urgenza .
Toumba è fuggito.
Il 17 dicembre 2009 Human Rights ha pubblicato il suo rapporto. Sulla base di centinaia di interviste a superstiti, testimoni oculari e alcuni militari, il rapporto accusa Dadis di aver provocato il massacro e poi di aver orchestrato il suo insabbiamento. Le Nazioni Unite hanno confermato, con la loro relazione, la relazione di Human Rights watch.
Il proiettile in testa di Dadis dava difficoltà a camminare e parlare. Il 12 gennaio 2010 Dadis viene dimesso. Dadis si è rifugiato obbligatoriamente nella Burkina Faso firmando un documento, mentre Konatè prendeva possesso del potere in Guinea.
Konatè a differenza di Dadis non aveva voglia del potere e spesso doveva andare in Senegal a curarsi una malattia epatica grave. Il 26 gennaio Dorè vecchio politico della Guinea prende il potere cercando di portare il paese alle elezioni di giugno. Tiegboro era guarito e il nuovo regime gli aveva promesso di lasciargli l’incarico.
Il rapporto guineano , rispetto a quello delle Nazioni Unite, confermava la tesi di Dadis. Erano morti 58 persone e altre cinque erano morte in ospedale. Dadis è stato scagionato da ogni accusa e la colpa delle violenze è stata attribuita e Toumba.
Dadis comincia a parlare e sembra che voglia tornare al potere.
madyur