La Storia di Alessandria, un patrimonio tutto da scoprire

Creato il 14 febbraio 2011 da Lapulceonline

Ci sono tanti modi di fare cultura e di valorizzare la propria città attraverso la storia. A cominciare dalle mostre. Così Alessandria ha deciso di scommettere sul proprio patrimonio: “scavando in casa”, andando a riscoprire il proprio passato avvalendosi del materiale presente (in abbondanza) sul territorio.
Così come sta accadendo per i ‘Tesori di carta’, esposti fino al 6 marzo nella biblioteca civica ‘Francesca Calvo’, dopo 21 mesi di lavoro per la catalogazione di oltre 18mila volumi collocati nelle Sale storiche. Libri per ragazzi, rare edizioni ottocentesche, antiche, con legature o ex libris particolari, frontespizi, tavole illustrate, raccolti ed esposti per temi per recuperare la memoria anche grazie alla fisicità dei testi e alla storia che, di per sé, parla e racconta. La sezione dedicata all’Unità d’Italia, interpretata con la penna di chi ha vissuto il movimento di indipendenza e unificazione nazionale, conduce poi inevitabilmente a un’altra mostra, sul ‘Viaggio in Italia di Giovanni Migliara’, nelle Sale d’arte della città. “Un’iniziativa encomiabile”, ha sottolineato Gianfranco Cuttica di Revigliasco, presidente del consiglio Comunale, “che tenta di comporre in una sintesi intelligente due istanze particolarmente ‘sentite’: da una parte l’ennesimo e quanto mai necessario accento sull’importante fondo del pittore alessandrino, uno dei cardini delle nostre collezioni civiche, e dall’altra le celebrazioni per l’Unità d’Italia. Al di là di qualsivoglia elemento di sciocca e inutile retorica, la storia del pensiero, la sensibilità del tempo verso un territorio dai toni variegati, in allora da ancora da costruire come nazione, se non del tutto ancora da pensare come tale, viene palesata servendosi della ‘rilettura’ dei variopinti e suggestivi paesaggi urbani italici, vissuti attraverso l’interpretazione sostanzialmente ‘romantica’ del vedutista alessandrino a seguito dei suoi viaggi tra il 1325 e il 1835”.
Unità d’Italia e arte che con la stessa forza espressiva rivivono, sempre per il tramite della bellezza dei paesaggi, nell’opera di un’altra firma locale, Pietro Sassi, “paesaggista anche lui che proprio nel Palazzo comunale”,  ricorda il presidente del consiglio, “ha lasciato una straordinaria testimonianza di quella sensibilità nella decorazione dell’ufficio del Sindaco e, soprattutto, sulla volta dei locali annessi dell’attuale segreteria. Qui l’intento è suggellato dalla composizione continua, sotto un unico cielo ‘unitario’, delle suggestive vedute di Alessandria, Torino, Napoli, Genova che ci rimandano, in qualche modo, al sentire di Migliara, anche se in un’epoca in cui il percorso unitario, storicamente inteso – siamo intorno alla seconda metà degli anni 80 dell’Ottocento – si era già sostanzialmente concluso. Sarebbe davvero un atto di coerenza, nel 150esimo dell’Unità d’Italia, finanze permettendo, avviare una fase di restauro di questi dipinti, ultimando il percorso di recupero iniziato anni addietro con le decorazioni nella sala del sindaco, e rendendole fruibili per un certo periodo al pubblico. Mi sembrerebbe meno coerente e forse un poco irrispettoso, proprio in occasione di una ricorrenza così ‘sentita’ e ‘irrinunciabile’, ignorare il degrado delle espressioni figurative di coloro che, con tutta probabilità in allora maturarono un sentimento genuino e veritiero nei confronti del nostro Paese”.
Dai libri alla pittura, dunque, per raccontarci e conoscerci un po’ meglio, incuriosendo anche chi alessandrino non è ma italiano sì. Soprattutto in un anno speciale come il 2011, in cui la cultura, se fatta di proposte intelligenti, allettanti, può e deve farla da padrona.


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