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"La Storia incredibile di Charlie Vandergaw che vive con gli Orsi"

Da Risveglioedizioni
Risveglio Edizioni, Libri, Spiritualità, Meditazione, Medicina, Cosmologia, Arte, Filosofia, Ufologia, Federico Bellini, Ambra Guerrucci, Osho, TV Charlie Vandergaw, 68 anni, non lavora in un circo e non è un addestratore: è un insegnante in pensione che ha per amici grizzly ed orsi neri. Dice in un’intervista: “Sono creature così grandi e potenti. Potrebbero spezzarmi il collo con un colpo. Se volessero attaccarmi non avrei speranze. Ma non lo farebbero”
“Se vediamo qualcuno che si avvicina ad un grizzly lo riteniamo subito pazzo, ma è come estrapolare qualcosa al di fuori del suo contesto”. “Bisogna vedere il tutto nell’insieme come ad esempio il fatto che ho molti anni di esperienza. Si possono prevenire degli attacchi semplicemente essendo guardinghi”. “Ad ogni modo potrei essere morso anche domani”. Incredibile, Charlie era un cacciatore di orsi. Ma proprio cacciandoli si innamorò di loro. Dice: “Ogni volta che vedevo un orso ero sempre più eccitato. La caccia all’orso ti porta ad affrontare un enorme e pericoloso predatore. Ma più ero circondato di orsi, più realizzavo che erano qualcosa di più di crudeli animali selvaggi.” Charlie costruì una baita chiamata BearHeaven, che si trova a 70 miglia dalla più vicina strada nella foresta dell’Alaska’s Yentna River Valley in modo tale da stare vicino agli orsi. Negli ultimi venti anni ha passato sei mesi all’anno nella baita senza comunicare col mondo esterno. Qui nutre, coccola e sfrega addirittura il naso con gli. Alcune volte fa entrare gli esemplari più giovani nella baita. Ritorna a casa da sua moglie Lanette solo quando gli orsi vanno in letargo. Lanette prende con filosofia I rischi che il marito affronta e fa spallucce mentre dice: “Che ci vuoi fare? Rovinerei la mia vita e la sua se mi preoccupassi di lui per tutto il tempo.” Ma dice anche di essere vicina al marito e all’affetto che prova per i suoi amici pelosi. Quando Charlie parla della sua femmina di grizzly preferita, Cookie, capiamo perché Lanette potrebbe ingelosirsi. Dice: “Penso di essere attratto dai grizzly, c’è qualcosa di ipnotico in loro. Cookie è stata la prima con cui ho fatto amicizia. Abbiamo ottimi rapporti. E’ la grizzly più dolce che abbia mai conosciuto.” “All’inizio era molto timida ma era anche molto sola. Le piacque la mia baita, venne e iniziò a giocare con mio sistema di irrigazione e le diedi del cibo. Accettò addirittura del cibo dalla mia mano.” Il rapporto con Cookie prese una svolta negative quando l’orsa morse la sua mano durante le riprese di un documentario lasciandolo con un principio di tetano e dei punti. Ma lui continuò a nutrirla. Nutrire gli orsi in Alaska è illegale e Chalie è stato avvertito molte volte dale autorità locali. Ci sono anche comprensibili preoccupazioni per la sua vita. Anche gli esperti di orsi non sono al sicuro – tre biologi sono morti lo scorso anno, uccisi da orsi. E la morte dell’attivista Timothy Treadwell nel 2003, nonostante I suoi rapporti stretti con I grizzly, sconvolse il mondo. Charlie odia I confronti con Treadwell, le cui riprese della sua vita con gli orsi sono state montate per la creazione del documentario “Grizzly Man”. Dice Carlie: “Non considero che quello che faccio sia minimamente simile a quello che faceva Timothy Treadwell. Ho cercato duramente di non invadere il territorio degli orsi. Loro vengono qui ed invadono il mio spazio.” Anche la via di Charlie è stata trasformata in un documentario, ma questo racconta una storia diversa. In una scena striscia nella foresta fino ad arrivare molto vicino ad un cucciolo con la mamma – rischiando molto dato che le madri attaccano soprattutto se sentono che I loro cuccioli sono in pericolo. Il biologo Sean Farley successivamente lo avverte: “Se giochi col fuoco uno di questi giorni ti bruci.” Ma Charlie è tenace. Dice: “Io penso che sto facendo quello che la maggior parte delle persone cerca di fare – qualcosa che li eccita e che li porta lontano dal logorio della nostra esistenza. Li porto oltre il confine. Lo trovo esilarante. Per sei mesi non so cosa succede nel mondo ma mi piace. Ogni anno che passa sono più vecchio e mi deprimo nel vedere i guai del mondo.” “Non penso che sappiamo cosa è possibile finché non lo raggiungiamo. Credo che non ci sia nulla di impossibile al mondo. Non so nulla di questi orsi fuorché quello che ho imparato con ostinata perseveranza. E non credo di aver imparato tutto ciò che c’è da sapere su di loro. Penso che passerò il resto della mia vita nutrendo gli orsi. Hanno un modo di guardarmi che mi sorprende, se tutti gli uomini potessero restare con gli orsi, se tutti avessero la possibilità di passare un po’ di tempo per loro. Questo è quello che sono io oggi. Fonte: http://blogorsobruno.blogspot.it

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