Autore: Cormac McCarthy
Editore: Einaudi
Trama:
Un uomo e un bambino viaggiano attraverso le rovine di un mondo ridotto a cenere in direzione dell’oceano, dove forse i raggi raffreddati di un sole ormai livido cederanno un po’ di tepore e qualche barlume di vita. Trascinano con sé sulla strada tutto ciò che nel nuovo equilibrio delle cose ha ancora valore: un carrello del supermercato con quel po’ di cibo che riescono a rimediare, un telo di plastica per ripararsi dalla pioggia gelida e una pistola con cui difendersi dalle bande di predoni che battono le strade decisi a sopravvivere a ogni costo.
Commento:
Un mondo post-apocalittico e il cammino di un padre e un figlio verso una presunta salvezza. Avventure, disavventure e quella perenne sensazione di angoscia, impotenza e ineluttabilità del fato. I dialoghi sono scarni e aridi come l’ambientazione stessa. Il complesso rapporto tra i due è il vero fulcro della storia, perché a ben guardare la trama non offre nulla di sorprendente.
Forse, è proprio il bambino stesso con i suoi silenzi e le sue domande impossibili a rendere, per quel che mi riguarda, questo romanzo un fottuto capolavoro. O forse lo è il padre, che cerca a ogni costo di tener viva la fiammella della speranza.
Comunque sia, questa è un’opera tanto “semplice” quanto straordinaria. Un qualcosa che stupisce senza l’ausilio di effetti speciali.
Feedback:
Il romanzo sul sito dell’editore.