«Viviamo purtroppo in una società dell’egoismo proprietario. E questo si riverbera in tutti i nostri atteggiamenti, compreso quello materno. Le mamme di oggi di solito hanno un solo figlio, per scelta, e pochissimo tempo da trascorrere con lui o con lei. Tra loro si instaura dunque una vicinanza molto intensa e molto esclusiva, nel senso che questo rapporto madre-figlio diventa così prezioso che viene tutelato da qualsiasi interferenza esterna. È per questo che il bimbetto in attesa dell’altalena, tanto per fare un esempio, viene sentito appunto come un’invasione rispetto al fatto di rendere felice il proprio figlio ed esaudire tutti i suoi desideri. Da aggiungere a tutto questo, poi, il fatto che molte di queste mamme vivono immerse nei sensi di colpa. Sentendosi perennemente madri un po’ inadeguate. Ecco perché quando sono con i loro “cuccioli” tendono a vivere questo momento in modo difensivo. Da tutto e tutti».
Sarà che oggi è lunedì e che non mi posso definire di buon umore ma queste parole di Silvia Vegetti Finzi mi fanno riflettere su un pensiero che ho fisso da quando ho messo al mondo la Pupa: la figlia è mia e quindi è compito mio prendermene cura e pensare a lei. Se potessi fare una scelta passerei con lei il 100% del mio tempo, ad oggi questo non è possibile e mi piacerebbe poter dire che sto lavorando per conseguire questo obiettivo. Non è facile tutte le mattine uscire di casa e lasciarla con la nonna, non è facile andare a fare un lavoro che mi sta stretto perché mi da poche soddisfazioni, non è facile pensare tutti i giorni voglio fare altro e poi non poter realizzare questo altro, non è facile pensare di non poter gestire al meglio il proprio tempo perché altri lo gestiscono per te …. Leggo in rete che altre blogger stanno trovando la forza per mettere la propria vita davanti a tutto il resto, probabilmente in quello che scrivono c’è un non detto (che è giusto che non ci sia), forse hanno la forza di fare questa scelta perché sono riuscite a trovare una piccola luce che gli ha dato la forza di rischiare e lasciare tutto per andare a prendersi il loro sogno e la loro felicità. Grazie amiche virtuali per questi esempi, spero un giorno di poter dare anch’io un annuncio così forte. E ovviamente in bocca al lupo a voi!
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