La strada verso Leh

Creato il 18 giugno 2013 da Davideciaccia @FailCaffe

Questo breve reportage fotografico ci porterà alle pendici della catena montuosa più alta del mondo, l’Himalaya. Dopo un estenuante viaggio di quindici ore in bus, partendo da Nuova Delhi, ho intrapreso un viaggio verso l’antica capitale del Tibet occidentale, Leh, attualmente su territorio Indiano.

Ma prima di giungere alla famigerata città ne ho passate di avventure; tra strade impervie e montagne altissime. Il viaggio è partito da Manali: un piccolo villaggio a 2000 metri di altitudine alle pendici dell’Himalaya…

Dal terrificante caldo di Nuova Delhi sembrava un sogno essere giunti a Manali: l’aria pulita, fresca, pura mi ha rimesso al mondo. Il paesaggio era verde, selvaggio, quasi immacolato.
Il piccolo villaggio di Manali, nonostante sia una metà turistica abbastanza famosa, conserva ancora antiche tradizioni. Per le stradine ogni mattina passeggiavano gli Yak: una specie di lama tibetano da cui è possibile ricavare ottimi formaggi.
Passeggiando nel villaggio, ben presto mi sono accorto di una “strana” pianta che cresceva spontanea a ridosso di ogni stradina. In poco tempo mi sono fatto una ragione del perchè tutti fossero estremamente rilassati e sorridenti a Manali…

Mi ha sempre colpito come ogni scuola in India abbia una sua uniforme, e come gli studenti la indossino con gioia.
Un altra curiosità è legata al fatto che le donne svolgano i lavori pesanti in alcune parti dell’India. Non è raro vedere donne armate di piccone svolgere lavori tipicamente maschili. Questa stravagante signora anziana sembrava fiera del suo lavoro.
Ancor più differente è l’etnia ed i tratti fisici degli abitanti di questo villaggio. Completamente diversi dagli Indiani che ero abituato a vedere: di carnagione più chiara, con occhi nettamente “a mandorla” rispetto ai connazionali del sud.

Un antico portone Tibetano, quasi a simboleggiare una porta verso un mondo perduto, misterioso.
La mia permanenza al villaggio di Manali è stata breve e fine alla ricerca della strada per l’antico Tibet. Difatti, da questo villaggio parte una delle strade più pericolose ed allo stesso tempo belle del mondo. La NH21, lunga quasi 500km, supera diversi passi di montagna e supera i 5000 metri di altitudine in alcuni tratti.
Per raggiungere Leh sono partito alle due di notte da Manali, in un piccolo pullmino guidato da un folle. Mi aspettavano oltre diciotto ore di strada, con brevi soste e incredibili dislivelli di altezza. Ho superato ben quattro passi: il Rothang La (4000m), il Baralacha La (4900m), il Lachulung La (5000m) ed il Taglang La (5400m). Lo scenario ed il paesaggio che avevo di fronte era a dir poco incredibile..

Superato il primo passo, si apre la valle del fiume Zanskar. Arida, selvaggia, quanto magnifica. I colori delle montagne cambiavano ogni chilometro, ed il fiume azzurro faceva da canyon tra la valle.
Come è possibile notare la strada che ho percorso non era affatto sicura. Stretta, spesso sterrata, senza protezioni e piena di camion. La strada è nata a scopo militare, essendo una zona di confine “calda”. Rimane chiusa a causa della neve quasi tutto l’anno. Si ha la “fortuna” di percorrerla soltanto da giugno ad agosto, quando la neve scioglie in alcuni punti.
Nel percorso vi sono diversi piccoli villaggi ed accampamenti in cui è possibile ristorarsi o fare un pasto. Nella foto il piccolo accampamento di Pang.

Un simpatico bimbo in una delle brevi soste nel lungo viaggio.
Eccomi arrivato al punto più alto, a quasi 5400m di altitudine. Questo viaggio va solitamente fatto in più giorni, per abituarsi all’altezza. Ma visto il tempo a disposizione ed il risparmio ho incoscentemente optato per una sola “tirata”, con spiacevoli effetti collaterali. Lo sbalzo di altitudine tra 2000 e 5000 metri in poco tempo è pericoloso. Ad un certo punto del viaggio ero in “trance”. Non riuscivo più a tenere gli occhi aperti, avevo nausea ed un mal di testa mai provato in vita mia. Se non fossi disceso velocemente da questo passo avrei rischiato grosso.
E dopo questa incredibile odissea, finalmente sono giunto a Leh. La piccola capitale del Ladakh è situata al confine tra India, Cina e Pakistan. Antico crocevia per il commercio è oggi una perla quasi intatta alla modernizzazione. Circondata da un altipiano desertico, a ridosso del fiume Zanskar, è il punto di partenza per molte escursioni. Le tipiche case in fango fanno da cornice a questa città incredibile, dominata da un antico palazzo e circondata da monasteri buddhisti.


Il viaggio in Ladakh continua, tra monasteri ed escursioni in cima al mondo…a presto!