Oggi il tg parla dell’ennesimo femminicidio: Maria Grazia (38 anni) uccisa probabilmente a colpi di bottiglia dal compagno.
Da tempo, sto cercando di riflettere, spostando spesso la mia attenzione dalla donna oggetto di violenza all’uomo carnefice. Per tentare di capire un po’ di più, per tentare di farmi un’idea di ciò che può accadere in un uomo quando deliberatamente e scientemente decide di massacrare una donna a calci e pugni, di devastarle il viso con l’acido, di spararle, di tagliarle la gola, di strangolarla e mille e mille altre azioni che le bestie non conoscono. Perché gli animali probabilmente non sanno cosa sia l’odio, il rancore, la vendetta.
E allora io mi pongo delle DOMANDE. Solo perché sono donna. Solo perché sono stufa e stanca di questa mattanza. Solo perché sono un essere umano che odia la violenza in ogni sua forma e a volte invidia gli animali.
E concentro la mia breve riflessione sulla VIOLENZA DOMESTICA.
PERCHE’ UN UOMO ATTUA VIOLENZA SU UNA DONNA con cui ha o ha avuto relazione affettiva?
Provo a darmi IPOTETICHE RISPOSTE.
Forse (e dico forse) perché LEI non risponde a quell’immagine che LUI ha dipinto nella sua mente.
Probabilmente lei è sempre stata “uguale a se stessa” e non a quella immagine falsa-falsata costruita ad uso e consumo dell’uomo violento, ma lui pretende che lei sia come quel modello di donna che lui ha immaginato e voluto.
E allora iniziano le violenze: come per attuare un RITUALE DI CORREZIONE COMPORTAMENTALE DELLA DONNA.
E quando lui si rende conto della realtà delle cose, quando vede che la donna non è un modello di cartapesta, un manichino, una bambola, un robot da resettare, ma una DONNA vera con emozioni, cervello e anima, allora spesso scatta la modalità finale dell’ANNULLAMENTO di ciò che non è conforme a quanto stabilito. Stabilito da lui e solo da lui.
Da notare che non si tratta mai (o quasi mai) di un unico gesto solitario: si tratta di azioni ripetute nel tempo, di comportamenti reiterati, di gesti quasi rituali che sfociano spesso nel FEMMINICIDIO. L’uomo violento uccide la donna quando nella sua pianificazione arriva il momento topico. Sì, perché è una PIANIFICAZIONE e nessuno osi parlare di raptus!
Questi uomini acquistano armi al mercato nero, affilano coltelli di ogni tipo, si procurano acidi e quant’altro per ANNIENTARE e CANCELLARE quella (esattamente quella) DONNA dalla loro esistenza e dal mondo intero.
La mia è solo una breve riflessione. Poche parole, scritte di pancia.
Sto solo cercando di capire.
Queste mie parole sono poche, ma forse non ne basterebbero mille o un milione per comprendere questa STRAGE DELLE INNOCENTI.
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CONTATTI 17 AGOSTO 2013: 16199