La strage di Utøya. I ritratti dei sopravvissuti vincono il Sony World Photography Award

Da Leragazze

Pochi giorni fa è stato assegnato il Sony World Photography Award. A vincere il premio più prestigioso, L’Iris d’Or, è stata la trentaduenne norvegese Andrea Gjestvang con la serie di fotografie intitolata One day in history, che ritrae i giovanissimi sopravvissuti alla strage di Utøya del 2011.

Fu un episodio di terrore difficile da dimenticare. Il 22 luglio Anders Breivik, dopo aver fatto esplodere una bomba presso gli uffici governativi a Oslo, provocando otto morti e molti feriti, si è recato sull’isola poco distante di Utøya, dove era in corso il campo estivo di una organizzazione giovanile legata al Partito Laburista, e ha iniziato a sparare all’impazzata con un fucile automatico sui gruppi di ragazzi uccidendone 77 e ferendone un gran numero.

Dopo qualche mese la fotografa si chiese che ne fosse stato dei 517 giovani che si erano trovati in quel dramma e ne erano sopravvissuti o per mera fortuna, o nascondendosi nei boschi o buttandosi in acqua. Volle cercare di capirlo parlando con loro, esplorando le loro emozioni e reazioni e il processo di elaborazione messo in atto.

Molti sopravvissuti hanno detto di aver vissuto in un attimo la transizione dall’adolescenza all’età adulta: quando Breivik ha smesso di sparare non erano più gli stessi. E mentre alcuni le hanno spiegato di esserne usciti più forti, molti altri le hanno raccontato di essere rimasti con un senso di futilità dell’esistenza. Provano ora tanta paura, hanno incubi continui. Hanno perso amici, parenti, partner. Molti esprimevano una serietà che non appartiene a persone così giovani. Andrea Gjestvang ha documentato tutto questo attraverso i loro ritratti in cui è riuscita a mostrare sia le ferite nel corpo che quelle dell’anima.

Il Presidente onorario del premio Catherine Chermayeff. Direttore dei Progetti Speciali alla Magnum Photo, ha sottolineato come One day in history rappresenti la voce pensosa e potente dei giovani superstiti di quell’esperienza distruttiva.

Vediamo insieme alcune delle foto premiate.


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