L’associazione ha dunque posto nuovamente sul tavolo delle istituzioni locali di tutta Italia la questione piccioni, ricordando tra le altre cose che questiuccelli- facendo parte della famiglia dei colombi, Columbia Livia- fanno parte di una specie protetta, il cui sterminio sistematico dovrebbe essere “punito attraverso la legge con sanzioni severe”.
Inoltre, AIDAA ha dichiarato: “Ora che la questione dei piccioni terraioli e del contenimento della loro riproduzione sia una vicenda tutt’altro che di facile soluzione siamo tutti d’accordo, ma non è affidandosi alle doppiette dei cacciatori o allo spargimento incontrollato di bocconi e grano avvelenato che si risolve il problema. Per questo motivo AIDAA ha deciso di dedicare parte delle proprie attività di questo 2012 proprio alla tutela dei piccioni terraioli, ed alla ricerca insieme alle autorità sanitarie e governative di una modalità condivisa per arrivare ad un contenimento della popolazione dei colombi attraverso la sterilizzazione, purtroppo ad oggi il cibo sterilizzante spesso è anche cancerogeno, si tratta quindi di individuare nuovi prodotti ma anche nuove strade che permetteranno di arrivare ad un controllo della popolazione dei piccioni terraioli senza passare dall’eliminazione cruenta di migliaia di animali ogni anno”.
L’associazione animalista ha quindi deciso di proporre un tavolo tecnico di confronto al Ministero della Salute per trovare soluzioni condivise a questo problema che nelle città italiane viene, in egual misura, sottovalutato e sopravvalutato a seconda degli interessi, dei pregiudizi e della sensibilità dei cittadini.