La coerenza tra quello che si dice e quello che si fa, è il primo passo verso una accettazione da parte di tutti di quelli che possono essere i sacrifici che un paese in difficoltà ci chiede di fare.
Tuttavia molte volte, le buone intenzioni restano sulla carta, e non esiste un giusto equilibrio nella ridistribuzione degli obblighi che ogni cittandino è chiamato a eseguire nel nome del bene comune.
Molte volte in Italia in nome di un bene comune, si sono invocati provvedimenti straordinari e misure molto severe per riportare in carreggiata un paese che magari si trova in difficoltà.
L'Italia in questo senso e gli italiani, hanno sempre dimostrato a conti fatti, grande senso di responsabilità, quando i politici chiedevano sacrifici temporanei o permanenti.
Ma fino a questo momento, la sensazione di tutti i cittadini e della opinione pubblica, è sempre stata quella relativa al peso dei sacrifici, non ha mai avuto un equilibrio.
Sacrifici e privilegi, non sembrano mai avere avuto in questo paese, un giusto e corretto modo di essere gestiti, questo soprattutto per il fatto che la classe politica è sempre stata refrattaria a guardare alle proprie voci di spesa.Ma sembra che finalmente qualcosa cambi, oggi l'ufficio di presidenza di Montecitorio, ha diciso di ridurre lo stipendio degli oltre 600 parlamentari, di circa 700 euro al mese netti.
Sembra siano previsti ulteriori tagli, ma il fatto che si muova un organo istituzionale in questo senso, sembra dare l'immagine di un cambiamento epocale in Italia.
Il tempo della classe politica che percepisce il disagio di un paese e vuole dare un contributo sembra essere arrivato, noi tutti ce lo auguriamo, perchè proprio in questo senso, gli italiani attendono segnali.
Tra le altre cose, un netto risparmio di quelle che sono le spese relative agli apparati statali, potrebbe essere utilizzato, per investimenti in termini di competitività e credibilità nei riguardi degli altri partner europei.
Non tutti lo speriamo, noi tutti ce lo auguriamo, buona serata Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini.