Partiamo dalla definizione più comune di database estratta da Wikipedia: “…indica un archivio dati, o un insieme di archivi, in cui le informazioni in esso contenute sono strutturate e collegate tra loro secondo un particolare modello logico e in modo tale da consentire la gestione/organizzazione efficiente dei dati stessi e l’interfacciamento con le richieste dell’utente…”.
Una definizione rigorosa ma molto distante e poco incline ad essere adattata a contesti diversi da quello prettamente informatico. Proviamo a darne un’altra definizione: “Un database è lo strumento che ti permette di creare legami e di gestire relazioni. E come le persone sono “legate” tra loro così oggetti differenti in un database interagiscono e dinamicamente si trasformano. La loro natura cambia e le loro relazioni si modificano.”
Ipotizziamo adesso uno scenario, quasi banale nella sua ovvietà:
Una giornata di sole infuocata, le imponenti vette bianche di una montagna non troppo distante ed una giovane coppia seduta su un prato che guardando al di là di un boschetto, ride e scherza puntando una piccola lepre che da dietro un tronco spunta all’improvviso.
Una semplice scena, immediata da immaginare, ancor più facile da modellare.
Tre elementi, gli unici interpreti della nostra storia: Modello, Entità e Relazione.
Il Modello, rapportato al nostro contesto, indica la realtà di riferimento e le leggi che la governano. Come ogni cultura ha le proprie tradizioni da rispettare, così il modello stabilisce in maniera rigorosa, chi e che cosa dovrà esser parte di tale “cosmo”. Nella nostra storia, il prato, la montagna e il sole rappresentano il modello e le regole implicitamente contenute dentro tale modello. In un database invece abbiamo le Entità e le Relazioni.
Le Entità sono forse i veri protagonisti della nostra storia, sono coloro che generano Relazioni. Tra la giovane coppia e la lepre si instaura un rapporto (il semplice fatto di ridere esplica il legame con l’entità Lepre) che porta o che potenzialmente potrà portare, ad un infinito scenario di possibili relazioni, logicamente connesse tra loro.
Nel mondo dei database, esistono quindi entità (possiamo definirli oggetti) e relazioni (possiamo definirli legami) che tra quest’ultime si creano. Tra due entità si crea una relazione. Tra infiniti oggetti, infinite relazioni.
Un database quindi, non è altro che un enorme contenitore di oggetti e relazioni, definite da un certo modello che stabilirà a quali vincoli sottostare e a quali libertà poter aspirare.
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