La nube di plasma e di particelle cariche, che è ciò che è un’espulsione di massa coronale, può mettere ko i satelliti per le telecomunicazioni ed i danni potrebbero protrarsi in un lasso di tempo molto lungo.
L’elevata distanza tra Terra e Sole, però ci ripara dagli effetti super devastanti che invece si evidenziano su Mercurio e Venere, dove le tempeste solari arrivano con notevoli intensità e, causa anche mancanza di atmosfera, rendono questi pianeti inospitali per qualunque forma di vita conosciuta. Ne sono convinti i ricercatori della task force internazionale SolarMax.
Ashley Dale dell’Università di Bristol, nonchè portavoce della Solarmax non usa mezzi termini e avverte che gli effetti della super tempesta solare potrebbero essere “catastrofici” e protrarsi “a lungo termine”, paralizzando sistemi di comunicazione, reti elettriche e trasporti.
Queste super tempeste si verificano ogni 150 anni e sono la conseguenza delle normali attività solari. L’ultima tempesta solare risale al 1859 ed è nota come l’evento Carrington, dal nome dell’astronomo britannico Richard Carrington, che aveva osservato l’eruzione solare che ha generato la tempesta.
Anche nel 2003 la terra fu colpita da una tempesta solare, evento che avvenne tra ottobre e novembre dell’anno creando non pochi problemi alle telecomunicazioni.
Ora i ricercatori non sono in grado di stabilire quando avverrà questa tempesta solare, che quasi sicuramente potrà alterare il campo magnetico terrestre, creando anche aurore boreali.
Non ci sono elementi per dire se la tempesta arriverà a breve o fra 100 anni, ma gli studiosi sono certi che si verificherà.