La Svizzera contadina rivive al Ballenberg

Da Veronica Addazio @SvizzerAmo

La bottega del vasaio. Credit: SvizzerAmo.it

La Confederazione ha un’anima fondamentalmente agricola. Ce lo ricorda un posto molto particolare. Si chiama Ballenberg, è il Museo svizzero all’aperto, uno spaccato fedele della vita contadina della Svizzera di un tempo e anche un po’ di oggi. Siamo a Hofstetten bei Brienz, nell’Oberland bernese, più precisamente nella regione di Meiringen-Hasliberg sopra Interlaken. Pensate un po’, dagli anni ’70 in Svizzera gli antichi frantoi, i forni, i granai, i mulini o gli chalet meglio conservati non sono distrutti per far posto a nuove e moderne costruzioni ma sono smantellati e rimontati nei minimi dettagli, anche negli arredi, qui al Ballenberg, una fondazione privata sostenuta da associazioni e donatori per il suo interesse culturale.

Cos’è il Ballenberg

Nel 1978, anno della sua apertura, il Museo contava solo 16 costruzioni tipiche; oggi sono un centinaio gli edifici databili tra il XIV e il XIX secolo provenienti da ogni parte della Confederazione e disseminati armoniosamente su un’area di 66 ettari. Un grande parco da attraversate a piedi o in carrozza seguendo i sentieri segnalati che si snodano tra boschi, laghetti e prati.

Qua e là si può entrare a curiosare liberamente in stalle, granai, fienili, officine di fabbri e vasai o ritrovarsi tra i banchi di una classe di scuola con tanto di calamaio e pallottoliere, visitare cucine e stanze da letto di masserie ottocentesche, bere una tisana servita da una signora in abiti tradizionali o vederne un’altra filare. Ambienti e scene non dissimili da quelli visti tante volte nei nostri musei di civiltà contadina ma che al Ballenberg prendono vita, si animano mostrando come si lavorava, cosa si mangiava, come si svolgeva la dura vita un dì nelle campagne o sulle Alpi.

Vita agricola

Ogni anno un tema ispira le iniziative, mostre e laboratori del Museo. Nel 2014 l’artigianato, quest’anno l’agricoltura. Una squadra di contadini, allevatori, giardinieri è incaricata di svolgere tutte le attività necessarie a far funzionare il microcosmo del Ballenberg con la sola forza manuale e l’ausilio di cavalli e muli, arando e coltivando gli orti e i campi, sfornando il pane e preparando confetture e sciroppi, curando gli oltre 250 animali delle fattorie, producendo la seta alla maniera degli avi, con il gelso e i bachi. I visitatori possono assistere e prendere anche parte a tutte queste iniziative lasciandosi coinvolgere dall’atmosfera di questo insolito parco a tema davvero interessante per grandi e piccini.

Festa d’autunno

Sui banchi di scuola al Ballenberg. Credit: SvizzerAmo.it

La stagione del Ballenberg terminerà il 31 ottobre (ha aperto ad aprile). L’arrivo dell’autunno fa da cornice a diverse iniziative, ne segnaliamo alcune: nel fine settimana del 26 e del 27 settembre, dalle 10 alle 17, il parco ospita il mercatino autunnale con tanti prodotti da acquistare. Si potrà anche assistere alla spremitura del mosto e alla distillazione della grappa.

Domenica 4 ottobre l’appuntamento è con Ticino in festa, alla Masseria di Novazzano sempre all’interno del parco. Sembrerà di essere in uno dei grotti del Ticino ma nel cuore dell’Oberland: risotto, polenta, luganighe, vino e musica a far d’accompagnamento.

Il 31 ottobre, Ballenberg invita i visitatori alla festa di fine stagione. Sarà acceso per l’ultima volta il Forno di Breitenried per gustare pane e trecce appena sfornati e acquistare gli ultimi prodotti dell’orto in vendita al mercatino.

Come arrivare

Il Museo Ballenberg si trova a Hofstetten bei Brienz, nell’Oberland bernese. Ci si arriva facilmente in treno fino a Interlaken o Lucerna dove si cambia per Brienz o Brünig. L’autopostale conduce poi in una ventina di minuti all’ingresso Ballenberg Ovest dalla stazione di Brienz oppure a Ballenberg Est dalla stazione di Brünig.

Per informazioni (in italiano): www.ballenberg.ch

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