In quel tempo, finita l'era di Massimo Tedeschi (sindaco uscente al secondo mandato, non ricandidabile per il terzo) la coalizione di sinistra candida a sindaco l'ex democristiano Giuseppe Cerri; non sono soli, partecipano anche altri aspiranti sindaco: per la Lega Nord Stefano Denti; la Lista Di Pietro-Occhetto presenta Ivano Sartori e, ultimo nell'elenco, con una sua lista, cerca voti anche Massimo Costigliola.
Nel centro-destra, invece, sul candidato sindaco è notte. Molte le indicazioni, nessuna convincente. Così comincia a circolare il nome di Stefano Tanzi. A farlo - credo di ricordare - è Flavia Ramenzoni.
Ricordo: siamo in riunione e quel nome trova consensi unanimi. Seduta stante - verso le 21 - la Flavia telefona a Stefano Tanzi.
Dopo poco Stefano arriva in sede, parliamo, si racconta.
Quando Stefano verso le 23 lascia la sede, lo fa da candidato sindaco del centro-destra fidentino.
Curiosità, scelto il candidato la consegna tra i presenti alla fine della riunione era: "bisogna organizzare al meglio la presentazione della candidatura, per qualche giorno zitti tutti"...; detto-fatto? Si, vabbé... la mattina dopo la Gazzetta già pubblicava un articolo dove Stefano Tanzi veniva indicato come probabile candidato sindaco per il centrodestra.
Per la storia, in quelle elezioni (2004) la sinistra, come al solito, vince a mani basse; Cerri, con oltre il 60% dei voti, diventa sindaco; in Consiglio comunale, tra gli eletti nella lista di sinistra in quota Margherita c'è Lina Callegari.
Anche Stefano Tanzi entra in Consiglio comunale come consigliere di Forza Italia; gli altri eletti nelle liste di Forza Italia sono: Michele Rainieri, che sarà capogruppo; Benvenuto Uni e Vincenzo Basile.
Poi, quando Michele Rainieri lascia il Consiglio comunale di Fidenza per trasferirsi a Salsomaggiore dove, per conto di Forza Italia, si candida a sindaco contro Massimo Tedeschi, al suo posto arriva il primo dei non eletti Gianluca Olivieri e Stefano Tanzi diventa capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale.
Per Stefano, quelli sono anni di formazione anche attraverso un forte lavoro di opposizione contro le scelte espansioniste e megalomani del duo Antonini-Massari, entrambi assessori un quota Pd.
Nell'inverno del 2008, la maggioranza di sinistra implode combinando un pasticciaccio politico che porta alle dimissioni del Sindaco Cerri e al conseguente commissariamento del Comune in attesa di nuove elezioni.
Nella primavera del 2009 si tennero nuove elezioni.
Le sinistre, come sempre a guida Pd e come sempre sicure di vincere, si trovano per la prima volta a confrontarsi elettoralmente con una vera alleanza politico-programmatica, alleanza di centrodestra formata dal Pdl, lega, lista civica e Udc, con un unico programma ed un unico candidato sindaco: Mario Cantini.
Dirigente amministrativo dell'ospedale di Vaio, figlio di Arturo Cantini negli anni Settanta Sindaco di Fidenza, Mario Cantini, dopo una esperienza di assessore negli anni Ottanta e poi per pochi mesi segretario provinciale del PSI del dopo Craxi, abbandona la politica attiva e negli ultimi venti anni si dedica alla famiglia e al lavoro: il candidato perfetto che, con la sua biografia, rompe con un passato soffocante che non passa mai ma, anzi, sempre più arrogante e presuntuoso.
Così succede, a smentire la gran parte delle previsioni, che al ballottaggio il candidato sindaco del Pd, Montanari, nonostante l'alleanza con la lista dell'ex sindaco Cerri, viene sconfitto.
Mario Cantini è il nuovo sindaco di Fidenza; Stefano Tanzi, come preannunciato dallo stesso Cantini in campagna elettorale, viene nominato vice-sindaco con deleghe ai lavori pubblici, al bilancio e alle aziende partecipate.
Dopo oltre sessanta anni di ininterrotto predominio della sinistra ...
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