Dimenticare è la parola d’ordine in casa Sampdoria. Dimenticare la sconfitta con il Cesena, l’esonero di Mimmo Di Carlo, le contestazioni nei confronti di Garrone, i gol dell’ex coppia più bella d’Italia Cassano-Pazzini. Dimenticare tutto, e concentrarsi sulle ultime dieci partite, da affrontare con Cavasin in panchina. Ma siamo sicuri che si tratti di un’impresa realizzabile? Per un giocatore almeno, per Massimo Volta da Desenzano del Garda, sarà impossibile dimenticare tutto: la sconfitta con il Cesena la porterà sempre con sé. Perché il primo gol in A non si scorda mai, soprattutto se arriva contro la squadra che finora ti ha regalato le emozioni più forti della tua pur breve carriera.
Breve, ma intensa. Perché da quando ha assaggiato il calcio nel settembre 2006 (Carpenedolo-Sanremese 1-1) è venuto a contatto con ogni tipo di realtà presente nel panorama italiano. Dalla C2 con i rossoneri del Carpenedolo, dove ha incominciato da bambino, alla Champions League con la Sampdoria, che ne ha rilevato metà del cartellino nel gennaio del 2007. In mezzo l’avventura a Foligno, con Bisoli – poi ritrovato a Cesena – in panchina ed un sogno chiamato Serie B svanito ai play-off contro il Cittadella. In cadetteria Volta ci arriva comunque, con la maglia del Vicenza.
L’anno dopo, che poi sarebbe l’anno scorso, ecco il Cesena: una neopromossa che punta a far bene, e fa benissimo. Promozione, diretta, senza passare per l’inferno dei play-off, e Max protagonista assoluto della stagione: 38 presenze, ed un gol. Contro il Brescia, di cui da bambino ammirava Baggio mentre – in veste di raccattapalle – assisteva alla partita e cui aveva segnato anche con la maglia del Vicenza. A fine stagione viene anche nominato miglior difensore centrale del campionato, e parte per una meritata vacanza ad Ibiza sognando la Samp e la Champions League.
Il sogno si avvera, perché al Weserstadion di Brema è in campo, anche se nell’inedita o quasi posizione di terzino destro. Vincono 3-1 i tedeschi, ma lui non sfigura: prende un giallo in apertura, ma poi si rimette in carreggiata e conclude l’incontro in crescendo. Inaspettatamente, dice qualcuno, perché Volta non ha ancora assaggiato la Serie A, con cui fa conoscenza in casa della Juventus alla seconda giornata.
Massimo, che ormai è un habitué della massima serie, di cui non perde una partita dal 16 gennaio (da allora sempre in campo) si è dato anche all’attacco: contro il Cesena un gol, con la complicità di Antonioli, e rigore procurato. La speranza di Cavasin, a questo punto, è che Volta sia l’uomo della svolta.
Antonio Giusto
Fonte: Guerin Sportivo.it