La taverna di Michele e Marika. Bibbiena

Da Motociclistidatavola
In quello che ormai è passato alla storia come “Il giorno in cui i bambini si son fatti da parte e sulle moto si sono visti solo uomini”, ovvero il giro del 25 Maggio, ci siamo anche fermati a mangiare. Eravamo a Bibbiena, che a ben vedere è in una zona spettacolare per la moto, ai piedi dello Spino, ad un quarto d'ora da Consuma e Calla. Il posto si chiama “La taverna di Michele e Marika”. Si trova in centro. Premessa: pare ci sia anche una bella terrazza all'aperto dove mangiare ma fra grandine, neve e pioggia non era il caso. Comunque, il posto è ruspante ma affatto trascurato. Alle pareti scaffali di libri, giochi da tavolo. Più che in Taverna pare di essere nella sala da pranzo di Michele e Marika. Nota di colore, anche al bagno ci sono delle letture su un ripiano...Lupo Alberto e altri fumetti. Al bagno c'è pure la lacca, era da metà anni 80 che non trovavo una bomboletta di lacca in bagno. Attenzione però, non fatevi ingannare, il posto non è affatto dimenticato, è semplice e famigliare, non banale e disordinato. L'atmosfera è piena della toscanità di Michele, mattatore di sala. Un consiglio, anche se avete chiaro cosa prendere chiedete comunque spiegazioni, merita. Dettaglio, colore e simpatia. Il menù è molto artigianale, ci sono proposte interessanti senza troppi fronzoli. Insomma, se vi dovete fermare per mangiare è il posto giusto, se vi dovete fermare perchè avete visto 4 trasmissioni di cucina e volete disquisire di menù, combinazioni e altro...lasciate perdere e state a casa. In questo locale si parla di cibo. Abbiamo preso tutti e quattro le stesse cose e quindi un giudizio esteso sul cibo non possiamo darlo, diciamo che quello assaggiato merita fiducia. L'antipasto onesto e sincero con un paio di picchi molto interessanti (mio personalissimo giudizio: formaggio e crostino con formaggio fuso molto interessanti). Poi abbiamo preso un primo un po' tosto, di quelli che ti piombano lo stomaco: ravioli di ricotta con ricotta, noci, pancetta e radicchio. Molto buoni, pasta fatta in casa e tutto molto “al momento”. Alla fine mi son goduto anche il dolce, l'unico rimasto. Notevole, mi ha aiutato a superare il freddo che abbiamo poi trovato in cima alla Calla.
Tiriamo le somme, se volete un posto senza fronzoli, dove mangiare bene, dove in sala regna comunque il tipico buon umore toscano, dove la cucina è buona e di sostanza “La taverna di Michele e Marika” fa al caso vostro.