La tecnologia aerospaziale al servizio dell’eolico

Creato il 15 settembre 2014 da Pdigirolamo

Si chiama “ARTES 20” ed è il programma varato dal Technology Strategy Board (TSB) britannico con il contributo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per promuovere l’uso di tecnologie sviluppate per il settore aerospaziale applicandole ad altri campi, come ad esempio quello dell’energia eolica.

Da ciò che trapela, sembra che il sistema potrà essere applicato sia in fase di costruzione sia in quella di manutenzione degli impianti. E così, Iberdrola Ingenierìa e Elecnor Deimos hanno già avviato il progetto progetto SUMO (Support of Maritime Operations in Offshore Windfarms) che mira a creare un punto di riferimento per la gestione del sistema di parco eolico offshore.

Dalla joint venture tra ESA e TSB nascerà anche un cloud a disposizione dell’iniziativa che favorirà il diffondersi delle notizie e dei dati relativi alle potenzialità e all’andamento dei lavori. Per la prima volta, dunque, si integreranno una serie di strumenti di previsione delle condizioni meteo oceaniche con sistemi originariamente pensati per il settore aerospaziale. Non solo, perché si avrà anche la possibilità di sfruttare immagini satellitari ad alta risoluzione e sistemi per la geolocalizzazione delle persone e degli oggetti.

Oltre che sulla previsione delle condizioni atmosferiche, la sperimentazione si concentrerà anche sulla misurazione della velocità del vento, dell’altezza e dell’intensità delle onde, della temperatura dell’acqua e della velocità delle correnti.

[foto da maxrap.it]



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