La tempesta (poesia)

Creato il 08 novembre 2014 da Lasfinge
08/11/2014
Qualcuno non teme la tempesta e la collera del cielo, ma in un suo strano modo, può giungere ad amarla profondamente in una pulsazione sincrona e fluida di emozioni vissute e dominate dentro di sé. Il magma delle viscere sprigiona una polvere cinerea di sensazioni disperse nei fumi dell'aria.

Lo sgomento vaporizzato nella nuvolaglia grigia, spazzata dal vento appartiene solo a cielo, ma l'uomo  guarda a fronte alta gli orizzonti bui: la tempesta non stronca le canne piegate dal vento, né i fusti secolari e le montagne, eppure quando frana il terreno ogni animo impavido si ricongiunge alla sua natura ...
Tempesta
Avvitarsi di foglie
appassite
 nei vortici d'aria.
Criniera intrecciata
nel vento.
Scrutandomi in volto.
Fronte aperta
al  plumbeo cielo
e vele spiegate.
L'albero maestro
possente
piegandosi cede.

Grave lo sguardo
attrae
i sedimenti 
del tempo
e sprigiona
l'energia intatta
del predone
di natura impervia.