La Teoria del Tutto: la post-recensione

Creato il 20 gennaio 2015 da Postscriptum

S e pensate di andare a vedere La Teoria Del Tutto e di vedere un polpettone scientifico su buchi neri, stelle e pianeti allora resterete molto delusi perché se è pur vero che questo film è costruito sul lavoro di uno degli scienziati più geniali del nostro tempo, è altresì vero che le sue teorie non sono le protagoniste assolute del film quanto lo è egli stesso.

Stephen Hawking lo conosciamo poco poiché pochi di noi leggono riviste scientifiche specializzate e ancor meno sappiamo dei suoi lavori perché nei corsi scolastici di fisica a malapena si riesce ad arrivare alla relatività di Einstein, figurarsi alle ultime teorie. Però sappiamo che è costretto sulla sedia a rotelle e a comunicare attraverso un computer a causa della Sclerosi Laterale Amiotrofica, che nel film chiamano malattia del moto neurone (forse alla fine degli anni 60 non si chiamava ancora SLA), una malattia schifosa e assurda che è lontana da ogni logica umana di sopportazione.

Nonostante tutto però Stephen va avanti soprattutto grazie alla moglie Jane che è il vero motore emotivo di La Teoria Del Tutto. Jane decide di stare vicino al marito anche se la loro vita si trasforma presto in un inferno e decide anche di dargli tre figli mandando sonoramente a quel paese la malattia.

La Teoria Del Tutto è un film sull'impegno e sulla fatica che ci vogliono per resistere allo schifo in cui può trasformarsi la vita da un momento a un altro senza che ce ne rendiamo conto; è la storia di un ragazzo geniale che diventa uno scienziato di fama mondiale facendo scomparire dal viso di chi lo vede la compassione per le sue condizioni fisiche; è la storia che ci restituisce la dimensione umana di Stephen Hawking più che quella dello scienziato.

I punti di forza del film sono i due attori principali: Eddie Redmayne e Felicity Jones che interpretano rispettivamente Hawking e Jane. Lui lo conoscevo perchè lo avevo visto e apprezzato ne I Pilastri Della Terra ma lei non la conoscevo affatto e sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla bravura. Jane è colei senza la quale nè la Teoria nè il Tutto avrebbero avuto luogo, è il personaggio che più di Stephen cresce durante la scorrere della storia così come cresce la capacità di generare empatia di Felicity che fa delle espressioni il suo marchio di fabbrica. Redmayne dal canto suo ha dato prova di saper interpretare il ruolo carismatico di un luminare della scienza senza mai apparire fuori luogo. Due interpretazioni eccezionali che valgono la nomination all'Oscar insieme a quella di Benedict Cumberbatch (The Imitation Game) e che allo stesso tempo eclissano, non me ne voglia, quella di Bradley Cooper (American Sniper).

Un mio plauso particolare va a chi ha costruito questo film senza forzare la mano sull'aspetto scientifico ma piuttosto cercando di far rimanere lo spettatore in un limbo emozionale; certo qualche dialogo con paroloni e spiegoni c'è e ci sta bene ma niente di troppo complicato e nemmeno troppo lungo.

La Teoria Del Tutto ha un'eleganza tutta particolare nel raccontare la storia tra Stephen e Jane: non ho mai avuto la sensazione che si ricorresse alla scena strappalacrime per riacchiappare l'attenzione, anzi, le scene emotivamente destabilizzanti (che sono tante) servono a scandire il confino tra lo Stephen immortale scienziato e lo Stephen comune mortale con tanto di debolezze e momenti di sconforto.

Detto questo e considerato che La Teoria Del Tutto è davvero un gran film devo dire che cercherò di non guardare più film biografici per un bel pezzo poiché, sinceramente, tra American Sniper, The Imitation Game, La Teoria Del Tutto e Selma e Still Alice che non ho ancora visto non si riesce a trovare altro tra i migliori film nelle sale italiane. Quest'anno va di moda il film biografico, tanto che quasi tutte le nomination per gli Oscar sono state assegnate a questi film o ai loro registi, o ai loro attori, o ai loro sceneggiatori....e basta! Sono tutti grandi film ma la vogliamo premiare una sceneggiatura originale invece dell'adattamento di un romanzo?

Io tifo Wes Craven...

Tags: eddie redmayne, La Teoria del Tutto, stephen hawking


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