La Ternana scrive la storia: primo scudetto contro una Lazio indomita che cede ai rigori!

Creato il 18 giugno 2015 da Shefutsal
La Ternana Futsal supera l’esame di maturità e corona una stagione difficile ed impegnativa con il sogno dei sogni: lo scudetto! Degna avversaria una Lazio Calcio a 5 femminile capace di rimontare tre volte in gara-3, sfiorare la vittoria nei tempi supplementari per poi capitolare ai calci di rigore. Scenario della terza sfida scudetto un palazzetto dello sport di Fiano Romano da brividi, con le due tifoserie che hanno ingaggiato una sfida a suon di decibel, interpretando gli equilibri della sfida e facendoli propri. Solo ascoltando i tifosi, senza guardare il gioco, si sarebbe potuta “vedere” e vivere quella stessa partita. Uno spettacolo nello spettacolo!
E’ una finale strepitosa, emozionante, palpitante, che prosciuga le atlete, gli addetti ai lavori ed i tifosi e regala un turbinio di emozioni che non lascia un attimo di respiro. Come un mare in tempesta con onde emotive gigantesche che si susseguono in un frastuono incessante. Dal campo mi sono lasciata travolgere ed ho assecondato le onde, galleggiando e godendo di una finale epica che spero abbia fatto innamorare anche chi l’ha seguita su Raisport 2; chi, facendo zapping distrattamente, si è fermato incuriosito da un palazzetto stracolmo di passione, dall’agonismo delle protagoniste e dalla bellezza di un gioco indossato alla perfezione dalle ragazze.
La Ternana entra subito in partita e si crea due ghiotte occasioni con la talentuosa Bisognin, poi è Pascual a far volare Ana Catarina dopo un pregevole scambio con Neka. Sul calcio d’angolo conseguente, il portiere portoghese non trattiene il pallone che finisce sui piedi di Uveges che si gira ed insacca. Meno di un minuto e arriva subito la risposta di Ceci, defilata sulla sinistra, che inventa un siluro destinato all’incrocio dei pali opposto 1-1. La Lazio entra in bonus al 9’ e deve dosare l’aggressività. Dopo i ritmi forsennati dei primi dieci minuti le squadre ne approfittano per fare ordine e tirare un pò il fiato. La partita si riaccende nel finale del primo tempo con una chiusura di Tardelli su Carla Vanessa, mentre dalla parte opposta Bisognin defilata sulla sinistra, sferra un tiro velenoso su cui Ana Catarina pasticcia e regala il vantaggio alle ferelle: 1-2.
La ripresa inizia ancora nel segno della Ternana Futsal che sfiora il gol ripetutamente, prima con uno scambio Pascual-Blanco, ma Ana Catarina sventa, poi è ancora una Pascual scatenata ad impegnare il numero uno laziale. Altro miracolo di Ana Catarina al 6’ su una ripartenza perfetta Blanco-Neka-Exana ma la nazionale portoghese si materializza sul secondo palo ed evita il gol. La Ternana è in percussione, Bisognin conclude due volte ma prima il portiere e poi la difesa respingono. Il tifo diventa assordante, tremano le pareti del palazzetto così come trema il palo colpito da una bordata di Pascual all’8’. Dopo aver corso grandi rischi, la Lazio mette fine al predominio rossoverde schierando Gayardo portiere di movimento (al 9’) ed al 13’ raggiunge il pareggio con un altro tiro all’incrocio dei pali di Ceci, dopo aver recuperato un pallone perso da Bennardo.
Tutto da rifare, scudetto in bilico come mai. Blanco suona la carica con una discesa devastante sulla fascia destra, ma il suo tiro è fuori. Ancora Blanco al 14’ fa tutto da sola, ma non centra il bersaglio. La Lazio è pericolosa con Siclari e Ceci. Al 16’ doppia conclusione di Bisognin e Neka, ma la difesa biancazzurra respinge. E’ il preludio del nuovo vantaggio ospite con uno schema collaudato e vincente che vede Neka al limite dell’area appoggiare all’accorrente Pascual che trova l’angolino lontano; 2-3.
Gayardo indossa nuovamente la maglia gialla del portiere di movimento ma è la Ternana ad avere l'illusione del gol, con un tiro dalla propria metà campo di Blanco che sfiora il palo della porta sguarnita. La Lazio continua a girare palla in superiorità cercando lo spazio giusto, ma la Ternana si difende con ordine. E’ Gayardo, anima e cuore di questa Lazio orfana di Lu, che a 55 secondi dalla sirena riaccende i sogni biancazzurri con una puntata dal limite dell’area che si infila sotto la traversa inchiodando Tardelli . Un boato scuote il palazzetto: è l’incredibile pareggio che porta la finale scudetto ai supplementari.
Dieci minuti di extra-time con le squadre distrutte, che mettono nervi e cuore nelle scarpe e si buttano in avanti alla ricerca del guizzo vincente. La prima occasione è per Blanco, tiro fuori di un nulla; poi Gayardo sfiora la traversa. C’è un equilibrio pazzesco, una dedizione e spirito di sacrificio commovente. Lazio e Ternana sembrano due pugili suonati ed esausti che sferrano gli ultimi colpi barcollando ma non mollano un millimetro. Il pubblico lo capisce e le incita più di prima, le accompagna in questi ultimi minuti di sofferenza e di amore.
La Lazio sfiora il tricolore con la traversa di Ceci a metà del secondo tempo supplementare, poi è Tardelli a compiere un miracolo su una deviazione di Gayardo ad un metro dalla linea di porta. Non c’è più tempo, non c’è più fiato ma solo acido lattico nelle gambe; non c’è più nulla che le atlete possano dare in campo. Generose fino all’estremo, svuotate di ogni energia, le protagoniste si ritrovano a giocarsi lo scudetto ai rigori. Gayardo, Pascual, Carla Vanessa, Blanco, Ceci e Neka … il coraggio e la forza. Tardelli è un colosso tra i pali e ne para due (Gayardo e Ceci), Ana Catarina uno soltanto (Blanco), di Neka il rigore decisivo che fà esplodere l’apoteosi rossoverde.
RETI: 4'44'' Uveges, 5'28'' Ceci, 19’14” Bisognin, 32’11” Ceci, 36’20” Pascual, 39’05” Gayardo
RIGORI: Sequenza calci di rigore: Gayardo (parato), Pascual (gol), Vanessa (gol), Blanco (parato), Ceci (parato), Neka (gol)
di Letizia Costanzi

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