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La terra ti ride dentro
con quel profumo di muschio
Ti entra nel cuore
come un amante impetuoso
Ti scivola negli occhi
con i suoi odori, i suoi sapori
Ti avvolge come un manto
E tu la ami
quando, invasa dagli effluvi della vendemmia,
la trattieni nelle tue mani.
Quei grappoli pieni del sangue
dei tuoi avi
che custodisci come un bene prezioso
da tramandare ai tuoi figli.
Quei grappoli
che tu calpesti per estrarne il succo
che ti inebria e manda in estasi
come in un atto d’amore.
Hai nei ricordi
i giorni dell’innocenza
in cui amavi la tua terra,
in cui perseguivi i tuoi gesti d’amore verso di lei.
Giorni di comunione umana,
di condivisione, di gioia
al sole, al vento o sotto la pioggia
non contava.
Contava solo quell’unico momento
in cui vedevi scorrere quel fiume rosso
che accarezzava la pietra del calpestio
e ingabbiava l’essenza nei tini.
I ricordi ora turbinano nella tua mente
e li raccogli in uno scrigno prezioso,
nelle fotografie e negli scritti,
eredità delle generazioni future.
Vendemmia, profumo d’amore!
Poesia candidata al Premio internazionale di poesia Piccapane