La terra dei record. Anche nella scrittura?

Creato il 11 ottobre 2011 da Zfrantziscu
di Atropa Belladonna
“In questa regione,  che condivide il medesimo repertorio di immagini, pittogrammi incisi su supporti mobili o su colonne megalitiche (come in Anatolia)  mostrano chiaramente associazioni di segni ed immagini che erano indubbiamente comprensibili dal gruppo o da una parte di esso. In ogni caso, forniscono una chiara evidenza dell’ abilità delle società dell’ epoca di registrare e trasmettere messaggi attraverso una vasta area geografica”. Danielle Stordeur, 2011 (1)

La regione di cui parla l’ archeologa francese, direttrice di ricerca del CNRS, è un’ area di circa 90000 km2 che comprende la regione di Urfa, nel sud-est della Turchia, e la Siria del Nord, nella valle del Medio Eufrate. Sì, la regione della Harran di Abramo. L’ epoca è quella del X-IX millennio a.C., il cosiddetto neolitico pre-ceramico. L' età in cui il simbolismo è già spia di un nuovo modo di pensare e di sentire, quella  "rivoluzione dei simboli" che, secondo Jacques Chauvin, precedette la rivoluzione agricola del neolitico. 
Alcuni dei pittogrammi su supporti mobili  li vedete in figura 1: quattro tavolette di pietra che all’ epoca del loro ritrovamento fecero notizia (2) e finirono, oltre che su pubblicazioni specializzate, anche sulle pagine dei più svariati giornali, dal prestigioso New Scientist fino al Corriere della Sera. Una delle tavolette, la più bella (a sinistra in figura 1), mi è stata segnalata da Romina Saderi, che ringrazio di tutto cuore per questo regalo: stavamo discutendo sulla dea avvoltoio di Chatal Huyuk ed è uscita questa tavoletta. Con le ali spiegate sul mondo di sotto e le gambe aperte, a me ricorda tantissimo la divinità astrale delle tavolette di Tzricotu e delle statue stele di Laconi. 
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