Un attimo prima che il libro finisca, comincio una vita parallela nella Terra di Mezzo. Quando non è ancora calato il sipario sulla storia che sto leggendo, sono già alla ricerca di nuovi protagonisti ai quali accompagnarmi: comincio a cercare un nuovo libro! Un limbo entusiasmante tra vecchio e nuovo.
La vita nella Terra di Mezzo non è semplice: leggere qualcosa dello stesso autore? Sullo stesso argomento? Cambiare decisamente genere? Un bel tormento! Si perché, vivere nella Terra di Mezzo è un’esperienza surreale. Un viaggio astrale alla ricerca della stella cometa da seguire. E’ come se dovessi decidere che vita vivere nei giorni a seguire. Reporter, soldato di ventura, investigatore, cameriere, viaggiatore. Uomo, donna, italiano, giapponese, francese. Un inutile supplizio, tanto a decidere non sarò io.
I libri esercitano su di me una forma non ben definita di potere. Quando c’è un libro nelle vicinanze la mia attenzione subisce un’interruzione e si sposta su questo rettangolo di carta. Non riesco a distinguere se sono incuriosito dalla storia che può raccontarmi, o affascinato dall’oggetto. Sono tentato di rapirlo per poterlo tenere nelle mani. Questa ossessione, quando sono nella Terra di Mezzo, è incontrollabile. Non c’è cura e non voglio essere curato, voglio solo continuare a leggere.
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