La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor – Anteprima

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 27/01/2014

PC - PS3 - PS4 - Xbox 360 - Xbox One Livello di Attesa
7.67 Registrati per votare!

Genere: Avventura, Azione

Sviluppatore: Monolith Productions

Produttore: Warner Bros. Interactive Entertainment

Distributore: Warner Bros. Interactive Entertainment

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 2014

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Diciamolo chiaramente: “ad oggi, di giochi buoni ispirati all’universo ricreato da un certo signor Tolkien ce ne sono veramente pochi”. Tanti sono caduti nell’intento di emulare un videogioco degno di tale nome scivolando in disgrazia come tanti titoli basati su adattamenti cinematografici che difficilmente riescono a spiccare per originalità e freschezza. Questo è un problema quasi ovvio, visto che quando si segue una trama già scritta e apprezzata da milioni di persone (vedi la trilogia de “Il Signore degli Anelli” prima e “Lo Hobbit” poi di Peter Jackson), ricreare un titolo che porti novità è veramente difficile. È forse anche per questo che i Monolith Productions, autori di F.E.A.R e Gotham City Impostors, hanno deciso di creare un gioco basato sulla Terra di Mezzo, ma raccontando un’altra storia. Una storia ambientata a Mordor, la dimora dell’Oscuro Signore, che narra di uno spettro assassino di nome Talion che sarà per l’appunto l’inedito protagonista de “La Terra di Mezzo: L’ombra di Mordor”.

Non si entra con facilità a Mordor… Lì c’è il male che non dorme mai…

Così diceva il buon Boromir al consiglio di Re Elrond a Gran Burrone e così probabilmente testeremo il prossimo titolo di casa Warner Bros, dove nei panni di Talion, un ramingo di Gondor, prenderemo parte ad una vera caccia a Sauron e i suoi seguaci. Il plot narrativo guidato da Christian Cantamessa (Red Dead Redemption) ha inizio in prossimità del Cancello Nero, dove l’esercito di Gondor è di pattuglia e il nostro protagonista svolge egregiamente il suo compito. Ma l’arrivo delle truppe di Sauron, che una volta lasciato Dol Guldur si dirigono per l’appunto verso Mordor (dunque cronologicamente il titolo si posiziona tra Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli), sconvolge tutto… Gli orchi dell’Oscuro Signore attaccano l’avamposto di Gondor massacrando tutti gli uomini, donne e bambini che vi si trovano, compreso Talion e la sua famiglia. Ma è dalla morte del nostro protagonista che ha inizio la vera avventura. Infatti Talion risorge (ancora non si sa il come e il perché) in forma di spettro, deciso a vendicare i suoi cari e colpire direttamente il nemico nelle sue terre, laddove il male non dorme mai. Poco altro sappiamo di Talion e della sua avventura, se non che rimarrà distante dai racconti conosciuti ma comunque fedele all’epica tolkieniana, con molti richiami ai nove anelli del potere e altre chicche che sicuramente non mancheranno.

Fin qui tutto bene, anche se i fedelissimi potrebbero storcere il naso per quanto riguarda il plot narrativo, che comunque rimane da vedere se rispetterà realmente i canoni tolkeniani. Si storce veramente il naso ammirando il gameplay, difatti sin dal primo walkthrough trailer mostrato dagli sviluppatori, notiamo un riciclo totale di formule già viste e riviste in diversi videogiochi moderni – immediati i rimandi alle serie di Batman: Arkham ed Assassin’s Creed – subito dopo poi si è scoperto che Monolith ha acquistato da Ubisoft la licenza di Assassin’s Creed II per quanto riguarda le animazioni e altri vari attributi relegati alle scalate e quant’altro. Di primo acchito è impossibile non pensare ad un Assassin’s Creed nella Terra di Mezzo, ma è proseguendo con il trailer che invece gli sviluppatori ci mostrano quanto ci sbagliamo, perché in fondo in fondo… anche dopo il banale clone dell’occhio dell’aquila, qualche novità la troviamo pure in La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor.

Novità che va ricercata nel sistema “Nemesis“, un algoritmo di nuova generazione che ricrea nemici unici e personali ogni volta che si completa il gioco. In poche parole non vi sono nemici generici o preconfezionati, le personalità dei nostri rivali infatti si evolveranno, scaleranno i ranghi nell’esercito di Sauron in base alle loro azioni. Azioni che avranno un impatto unico ed una conseguenza su di un mondo che vive e si riforma intorno al giocatore. Per farci un esempio lo sviluppatore ci mostra come l’orco Ratbag, sia scampato al primo incontro con Talion e successivamente tornato come un eroe tra le sue fila, sia divenuto uno schiavista, ma ricolmo di paura verso il ramingo di Gondor, ricordando sempre come sia scampato a morte certa. Insomma ogni azione svolta o compiuta all’interno del gioco andrà a modificare il comportamento e l’evoluzione degli orchi, ricreando una partita unica per ogni giocatore, certo rimane da verificare come tutto questo si sviluppi intorno ad un gioco completo, non ad una semplice dimostrazione video, ma se tutto andrà in porto come dovuto, molto probabilmente Monolith avrà tra le mani una delle migliori novità presentate per ora su next gen.

Abbiamo citato prima l’occhio dell’aquila, e lo abbiamo fatto per un particolare motivo. Talion infatti, risorto dalle ceneri dopo l’incontro con Sauron, verrà riportato in vita da un misterioso spirito che lo trasformerà in spettro (un simil Nazgul tanto per rendere l’idea), ed è proprio da questa particolarità che Talion trae un potere sovrannaturale, che ricaricando un’apposita barra di energia gli permetterà di identificare i bersagli, rallentare il tempo, usare un oscuro arco, spostarsi in velocità e addirittura incutere timore ai nemici. Infatti come ci viene mostrato dal video, una volta identificato e poi catturato Ratbag, avremo a disposizione ben quattro opzioni, tra le quali notiamo: assassinare, terrorizzare, sacrificare e spiare. La prima si spiega da sola, la seconda ci permetterà di spingere lo scagnozzo a raccontare le nostre gesta tra l’esercito di Sauron, mentre la terza lo scaglierà contro un determinato avversario cercando di indebolirlo infierendoli ferite o simili. L’ultima, ovvero spiare, è sicuramente la più interessante visto che ci permetterà di acquisire l’orco come un nostro schiavo, scoprendo i ranghi e i comandanti della sua legione, mostrati poi attraverso un menù gestionale dal quale conoscere la forza e le possibilità di successo verso un determinato obiettivo.

Dunque grandi poteri per il nostro futuro spettro, ma non solo. Visto che abbiamo citato le varie scalate alla Assassin’s Creed, ora parliamo del gameplay vero e proprio che riprende “paro paro” ciò che abbiamo potuto vedere negli ultimi Batman: Arkham. Armato di una simil Narsil, il nostro guerriero si farà strada tra i ranghi nemici a colpi di combo, controcombo e spezza guardia. Dal video mostrato si nota una certa agilità sia nei movimenti che negli attacchi. Ovviamente non mancheranno le classiche icone di avviso sopra la testa degli avversari, così come non mancheranno potenziamenti e sbloccabili vari nel corso dell’avventura. La terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, sembra dunque avere tutto ciò che un gioco AAA, secondo i giocatori dovrebbe avere oggi, e anche il comparto grafico dimostra la sua particolare bontà nel corso del walkthrough mostrato da Monoltih Productions. L’ambientazione è molto evocativa, abbiamo detto che il gioco si svilupperà nei pressi di Mordor e del Nero Cancello, dunque scordiamoci i verdi boschi della Nuova Zelanda, ma prepariamoci a boschi oscuri, villaggi in declino e terre desertiche in ogni dove. Per quanto riguarda il lato grafico, il gioco mostra ancora il fianco a qualche rallentamento di troppo ed una pochezza di contenuti a schermo, ma per quanto riguarda le animazioni, i soggetti poligonali, texture e luci il lavoro svolto dai Monolith è senza dubbio di ottima fattura, considerando anche che il gioco sarà un cross generation e dunque approderà su console Xbox 360 e PS3, oltre che PC, PS4 e Xbox One.

IN CONCLUSIONE
La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor per ora sembra un buon action game ambientato in un mondo epico e molto ispirato ai canoni a cui molti titoli ci hanno abituato negli ultimi anni. Il gioco resta senza dubbio, grazie anche al suo sistema Nemesis, una tra le produzioni più interessanti del 2014, ma c'è ancora tanto da scoprire, e vedere se saprà distaccarsi con personalità da quelle meccaniche prese in prestito dai celebri brand sopraccitati e giocoforza dai difetti che li accompagnano. Questo potrebbe essere il vero tallone d'Achille di questo kolossal annunciato.

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