Vi avevo già raccontato la bella esperienza del mio corso di cucina alla scuola Boscolo Etoile a Tuscania in qualche post fa. Sono tornata da quell’esperienza carica di alcune fantastiche ricette sul cioccolato che non vedo l’ora di condividere con voi. Dopo la strepitosa bavarese ai tre cioccolati, vi voglio regalare un altro buon consiglio, la Torta Tenerina. Una torta che viene definita “da colazione”, ma che è talmente buona, soffice e raffinata che secondo me sta benissimo anche come dessert da fine pasto, magari accompagnata da una crema o mousse. E siccome il corso sul cioccolato è stato il pretesto per una mini-vacanza nella zona della Tuscia viterbese, vi lascerò anche qualche buon consiglio di viaggio. Ma partiamo dalla torta tenerina al cioccolato.
Si tratta di una torta sofficissima, fatta senza lievito ma con i soli albumi montati, cioccolato e burro. Vi assicuro che è di una semplicità e bontà davvero incredibile, una di quelle ricette da tenere sempre a portata di mano per fare la massima impressione con il minimo sforzo. Unica pecca, a mio parere, è la quantità di burro che la rende non proprio “dietetica” per la colazione di tutti i giorni; probabilmente facendo qualche esperimento con l’olio in sostituzione, perderà in sofficità ma potrebbe avere comunque una buona resa, con un migliore bilanciamento dei grassi. Ad ogni modo, la ricetta originale, è questa (per una tortiera da 16cm di diametro):
100 gr. di cioccolato fondente
65 gr. di burro
65 gr. di zucchero semolato
40 gr. di uova intere (circa 1 uovo di piccole dimensioni)
50 gr. di tuorlo
70 gr. di albume
35 gr. di farina (220W oppure 25 gr. di fecola)
Iniziate sciogliendo il cioccolato a bagno maria (oppure nel microonde) e separatamente il burro “a pomata”, ovvero finchè non ha raggiunto una consistenza morbida, come una crema, non sciolto. Unire poi questi due in una ciotola e mescolare bene finchè non saranno completamente amalgamati. Aggiungete quindi i tuorli e le uova intere. Montate a neve ben ferma i tuorli con lo zucchero (sono pronti quando prendendone un ciuffo con un dito e premendolo con il pollice, rimane come un becco). Unite quindi gli albumi stando attenti a incorporarli delicatamente dall’alto in basso ed infine la farina. Mettete il composto nello stampo precedentemente imburrato e infarinato e far cuocere a 180 °C per circa 20/25 minuti (rimane sempre valida la prova dello stecchino ma attenzione a non aprire troppo presto il forno).
Si serve con una semplice spolverata di zucchero a velo, oppure per una versione più completa, con una pallina di gelato o anche un pò di crema al mascarpone credo che si starebbe molto molto bene.
Provatela…e poi fatemi sapere! Non ne rimarrete delusi.
Se invece avete in previsione di fare un giro nell’alto Lazio, la zona della Tuscia Viterbese offre dei luoghi davvero interessanti e poco conosciuti. Ecco qualche consiglio.
I miei preferiti nella Tuscia
Se, come noi, arrivate dal nord, vi consiglio di pianificare una tappa per il pranzo ai confini della Maremma, nel piccolo borgo di Bagno Vignoni.
La sua piazzetta è tra le più celebri della Toscana, immortalata anche in alcuni film. Ed a ragione, perché è veramente incantevole. Se passate in zona, vale una sosta. Noi abbiamo approfittato per fermarci a pranzo alla Trattoria del Leone per assaggiare i loro pici fatti a mano all’amatriciana…in effetti ne è valsa la pena! Nel piccolo paese non mancano comunque le alternative, intorno alla piazzetta con la vasca ci sono diversi bar e ristoranti per tutti i gusti. Non proprio economici, ma d’altronde è un luogo che si basa sul turismo.
Dopo pranzo, potrete proseguire come noi verso Tuscania ammirando i panorami da cartolina della Val d’Orcia.
Il paese di Tuscania è un piccolo borgo ricco di chiese e scorci interessanti. Noi ci siamo persi volentieri tra i suoi vicoli del centro, troverete ovunque cortesia ed ospitalità.
Tra i ristoranti che abbiamo provato, La Torre di Lavello è stato il nostro preferito: piatti tipici e creativi, come l’insalatona di spinacini freschi, guanciale croccante e crostini di pane che mi è piaciuta tantissimo. Non siamo invece riusciti a testare la cucina della Trattoria da Alfreda, di cui tutti ci hanno parlato bene: è aperta solo a pranzo e noi siamo sempre stati in giro, ma pare che sia davvero un’autentica cucina casalinga.
Una cosa da non perdere, è la pizza al taglio che qui si fa alla romana, alta e soffice, molto condita. Troverete pizzerie un pò ovunque, noi abbiamo provato “Voglia di Pizza” a lato di piazzale Trieste.
Da Tuscania potete arrivare al mare in circa mezz’ora, il lido di Tarquinia è breve distanza. Sulla strada, potrete inoltre fare simpatici incontri…
Il mare non è eccezionale, l’arenile molto stretto e purtroppo noi siamo andati in una giornata di tempo così così e non ci siamo potuti godere molto. Infatti, abbiamo ripiegato per un giro alla scoperta di Tarquinia. Il centro storico è molto carino e piacevole da visitare a piedi; noi abbiamo anche trovato una fiera con tanti stand interessanti, tra cui quello di gastronomia Terre Emerse da Sabaudia, una azienda agricola che produce formaggi e salumi. Ci siamo fatti preparare un pò di prosciutto crudo ed un’ottimo cotto al miele, poi abbiamo preso un pane fragrante e appena sfornato da Bonifazi in via XX Settembre e ce ne siamo andati a fare un pic-nic nei giardini con la bella terrazza panoramica in fondo a via delle Mura.
Per dormire, noi avevamo come base Tuscania ed il Boscolo è stata un’ottima scelta: camere molto spaziose, una colazione molto curata ed abbondante, posizione assolutamente centrale. Se poi seguite un corso lì, è anche molto comodo.