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La Treviso sotterranea: nuovo itinerario per i turisti

Creato il 30 settembre 2015 da Mipiacetreviso

La Treviso sotterranea: nuovo itinerario per i turisti

Fino a qualche anno fa era poco più che una leggenda metropolitana, poi è stata documentata, negli ultimi due anni pochi fortunati hanno potuto visitarla. Ma dal 24 ottobre la Treviso sotterranea diverterà un itinerario turistico a tutti gli effetti. Mercoledì l’assessore Luciano Franchin e l’associazione Treviso Sotterranea hanno firmato la convenzione che disciplina l’apertura e la gestione dei cunicoli che si trovano sotto le mura.
Il 24 ottobre verrà aperto il primo itinerario, quello che riguarda porta San Tomaso. Si entrerà vicino alle Stefanini, per poi costeggiare le mura dall’esterno ed entrare nelle stanze sotterranee della porta, utilizzate prima come cannoniere, poi come rifugi durante le guerre mondiale. Il percorso proseguirà fino all’Isola del Paradiso, dove sono visibili resti archeologici che testimoniano le opere idrauliche realizzate a difesa della città. Dalla seconda metà di novembre invece sarà aperto anche il bastione di Santa Sofia.

È questo uno dei punti più significativi dei sotterranei scoperti dall’associazione. Si entra dai giardinetti vicino al portello degli Alpini, e si accede al vecchio macello, realizzato all’interno del bastione. Sono ancora visibili le stanze e i canali di scolo delle strutture. Costeggiando poi il bastione dall’esterno si può entrare in un ulteriore cunicolo che si addentra per alcune decine di metri, che nel medioevo veniva utilizzato dalle truppe per spostarsi restando protette e nascoste. L’itinerario è poi sbarrato creato dal canale della convertita, «ma basterebbe fermarlo anche solo per un giorno per andare a vedere cosa c’è oltre ad esso», spiega Simone Piaser dell’associazione Treviso Sotterranea.

Un lavoro, il loro, molto intenso per riuscire a rendere fruibili i cunicoli. Entrarci costerà 10 euro per gli adulti e 5 per i bambini, compresivi dell’assicurazione e dell’attrezzatura (casco e lampada).

Sul sito web http://www.trevisosotterranea.it/ trovate un approfondimento sulla storia della Treviso Sotterranea.

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