La trilogia Angel di L.A.Weatherly

Creato il 03 dicembre 2012 da Tiziana Zita @Cletterarie

La produzione YA ha tra i suoi protagonisti pre- feriti, oltre agli abusati vampiri e licantropi, gli angeli. E ce li propone in svariate modalità: ab- biamo gli angeli caduti, più o meno tenebrosi e disonesti alla ricerca del vero amore, come nelle famose serie Fallen (carta o ebook) di Lauren Kate e Il bacio dell’angelo caduto di Becca Fitzpatrick; gli strateghi padroni del mondo e alquanto perfidi di Singh Nalini de Il profumo del Sangue (carta o ebook); gli arcangeli hot di La notte degli angeli caduti (carta o ebook) di Heather Killough-Walden; i Gri- gori luci e ombre che combattono tra loro sulla terra nella serie Embrace di Jessica Shirvington, inedita in Italia ma che la Amblin di Steven Spielberg sta adattando per la televisione per conto del network americano CW. E poi abbiamo questa deliziosa e originale serie della Weatherly, composta da tre volumi: Angel, Angel FireAngel  Fever, quest’ultimo previsto per l’autunno 2013. 

Nel primo volume, incontriamo Willow che dopo la scuola ripara auto e per arrotondare legge il futuro. E lo vede davvero, con un semplice tocco della mano, così come vede il passato. E’ ovvio che tutti pensino che sia un po’ svitata, anche se lei non insiste sul fatto che le sue visioni siano reali. Con una madre malata di mente e una zia che le ospita senza particolare entusiasmo, non ha proprio bisogno di essere considerata più stramba di quanto non sia già. Cerca di mantenere un basso profilo e non si esprime neanche su quella che sembra la nuova idolatria di massa: sulla Terra sono arrivati gli angeli e, a detta di chi li ha incontrati, regalano gioia, benessere e pace infinita agli uomini. Tutti sperano di avere un incontro ravvicinato che cambierà la propria sorte e molti di quelli che l’hanno avuto rinunciano alla loro vita precedente per unirsi alla Chiesa degli Angeli, che ormai vanta succursali in tutto il mondo, per servirli, pregarli e rilucere della loro forza amorevole.

Questo fino a che Beth, la perfetta cheerleader della scuola, chiede a Willow di leggerle la mano e  lei, involontariamente, sbircia nel suo passato, scoprendo che Beth ha avuto un incontro con un angelo: ma l‘incontro, nonostante la gioia profonda che ha scatenato nella giovane, è insano e malvagio. Nel futuro di Beth, Willow vede malattia e morte. Profondamente turbata dalla visione che apre un enorme dubbio sulla presenza benefica degli angeli, Willow cerca di dimenticare l’accaduto ma ormai gli eventi si sono messi in moto. Beth,  totalmente soggiogata, entra a far parte della Chiesa degli Angeli e rivela  ai suoi nuovi padroni la visione di Willow,  la quale dopo poco riceve una visita inaspettata e pericolosa: una visita che rivelerà a se stessa e al suo visitatore qualcosa di estrema gravità. Sarà lei a decretare la fine di quello che sembra essere il dominio degli angeli sulla Terra. A quel punto la vita di Willow diventa un vortice: da ragazza spesso ignorata e sottovalutata diventa l’obiettivo da abbattere.

Sulle sue tracce si metterà Alex, un giovane guerriero, assoldato dalla CIA, che lavora attivamente per l’ormai esiguo corpo degli Angel Killer. Questi sono tra i pochi a “vedere” ciò che davvero fanno gli angeli agli esseri umani: ammantando in un’ aura di piacere e gioia il malcapitato, ne succhiano l’energia vitale e gli provocano uno stato di dipendenza. Più la dipendenza aumenta, più sono gravi conseguenze che comporta: cancro, sclerosi, malattie mentali. Inoltre il loro pianeta sta morendo e dunque si stanno concertando in un’invasione di massa sulla terra, tanto più che l’energia umana sembra risolvere il loro problema di sostentamento.
Ciò che Alex “vede” di Willow sconvolge lui e la ragazza e lo convince ad andare contro gli ordini ricevuti e a non ucciderla. Lei è una creatura rara, mezzo angelo e mezza umana. Chi può dire di cosa sia capace? E’ per questo che la vogliono morta?
Quello che Alex ancora non sa, è che il potere angelico è arrivato fino ai più alti  strati della gerarchia umana, dove gli Angel Killer vengono manipolati per uccidere i pochi angeli ribelli che cercano di aiutare gli umani.
Inizia così la fuga dei due ragazzi che diventerà un percorso di conoscenza e accettazione di se stessi. Nonostante le diversità, nonostante il pregiudizio e la diffidenza iniziali, daranno entrambi un’unica risposta alla domanda inespressa: “Posso amare qualcuno che odia e uccide quelli come me?” Alex e Willow vedranno nascere e crescere un grande amore, inaspettato, assoluto, per nulla sdolcinato ma appassionato, che piacerà molto ai cultori del romance. Uniranno le loro forze verso l’unico obiettivo possibile: salvare la specie umana.

Nel secondo capitolo troveranno alcuni superstiti fidati tra gli Angel Killer e si prepareranno ad uno scontro determinante che vedrà rasa al suolo Città del Messico. Nonostante ci sia molta action, il fuoco del racconto è sul sentimento di isolamento e non accettazione che Willow sperimenta nel nuovo gruppo che non è pronto, come Alex, a fidarsi di un mezzo angelo, e sulla gelosia e il senso di inadeguatezza del ragazzo quando si unisce a loro Sebastian, un altro mezzo angelo come Willow col quale lei instaura una totale e profonda sintonia.

La  serie è ben scritta, in modo semplice. Rispetto ad altri urban fantasy recensiti qui su Cronache Letterarie, che potrebbero intrigare anche il pubblico più adulto, questa è decisamente pensata per un pubblico YA. In ogni caso ho trovato davvero interessante la società descritta: totalmente ammaliata e preda dell’imperante fanatismo nei confronti di questi nuovi venuti che, approfittando dell’idea radicata nell’umanità della bontà angelica, ne alimentano il culto, regalando apparente benessere mentre nascondono obiettivi malvagi. Un panorama che non sembra poi così “fantasy”, se pensiamo a quante idolatrie di massa abbiamo visto in questi anni, con suicidi collettivi perpetrati in nome di culti improvvisati e deliranti, santoni assurti a santi, ideologie folli condivise e sostenute ciecamente. E nel calderone, oltre alle ideologie e la religione, potremmo metterci anche certi atteggiamenti assolutisti, derivanti da mode, o dall’uso alienante dei social network.
E infine non ho potuto fare a meno di pensare a quanti interessanti e complessi risvolti narrativi si sarebbero potuti sviluppare se questa storia, invece che in Sudamerica, fosse stata ambientata a Roma, nella Città del Vaticano…


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