La Turchia e i pregiudizi degli italiani (125)

Creato il 27 aprile 2013 da Istanbulavrupa

(non si tratta di un pregiudizio, lo so: ma questo racconto di viaggio - direttamente dal sito No Borders Magazine - è talmente divertente che merita di essere conosciuto...)

A due passi dal Gran Bazar, la chiesa di Aya Sofya e la famosa Moschea Blu. Questa è la cosiddetta "città vecchia", la più turistica e affollata da sciami di giapponesi, tedeschi e italiani, mentre dall'altra parte del Bosforo si snoda la parte chiamata "orientale" che, in realtà, di orientale ha poco.

E ingenuamente mi sono illuso che questa "viaggiatrice" avesse capito tutto...

Qui, infatti, i cliché dell'oriente esotico vengono ribaltati da quartieri popolari al centro di una riqualificazione urbana ma, soprattutto, artistico-culturale. Performance di artisti di strada, collettivi di giovani attori e video-installazioni animano questa zona, che coincide con il quartiere di Beyoglu. Per arrivarci bisogna attraversare il Ponte di Galata, che vale la pena di essere percorso a piedi.

E invece, no: non aveva capito un bel niente! Ora, per chi viene a Istanbul la prima volta l'errore - anche grossolano - è sempre scusabile: ma chi si reputa "viaggiatore" non dovrebbe almeno munirsi di una mappa, o consultarla online?