E ingenuamente mi sono illuso che questa "viaggiatrice" avesse capito tutto...
Qui, infatti, i cliché dell'oriente esotico vengono ribaltati da quartieri popolari al centro di una riqualificazione urbana ma, soprattutto, artistico-culturale. Performance di artisti di strada, collettivi di giovani attori e video-installazioni animano questa zona, che coincide con il quartiere di Beyoglu. Per arrivarci bisogna attraversare il Ponte di Galata, che vale la pena di essere percorso a piedi.E invece, no: non aveva capito un bel niente! Ora, per chi viene a Istanbul la prima volta l'errore - anche grossolano - è sempre scusabile: ma chi si reputa "viaggiatore" non dovrebbe almeno munirsi di una mappa, o consultarla online?