La Turchia e l’Oecd

Altra notizia di estremo interesse. Impegnato a Parigi nel meeting finanziario del G20, il vice-premier – e responsable del coordinamento dei ministeri economici – Ali Babacan (di cui ho potuto apprezzare la verve retorica e la lucidità espositiva al recente seminario dell’Institut du Bosphore) ha annunciato la candidatura della Turchia a guidare il consiglio dei ministri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Oecd od Ocse) l’anno prossimo: sarebbe un riconoscimento prestigioso – e politicamente rilevante – per un paese che si vuole modello di efficacia e propositività non solo per i paesi del Medio oriente ma anche per quelli occidentali, ingolfati in una crisi degenerativa mentre la Turchia cresce a ritmi da record.