Ora, da liberale sono contro ogni forma di limitazione della libertà di espressione: però, siamo sicuri che parlare di “sviluppi FASCISTI in Turchia” equivalga a esprimere un “commento critico”? Ecco, io al riguardo qualche dubbio ce l’ho. In ogni caso, va bene auspicare il massimo della libertà: ma anche questi scrittori non potrebbero rendersi conto che c’è modo e modo di esprimersi? E soprattutto: siamo sicuri che non se la prenderebbero a male – in nessuna circostanza – qualora il loro lavoro artistico fosse attaccato in modo sprezzante da critici esuberanti? Ecco, io al riguardo qualche dubbio ce l’ho.
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