Tutto ciò per impedire che il nostalgico percorra inutilmente strade alternative all'informatica mainstream, esaurendo molto tempo e troppo danaro in un percorso "alternativo" deludente e che infine porterebbe probabilmente alle stesse idee e concetti qui espressi. Analizziamo quindi come pragmaticamente sia possibile far rivivere una vecchia gloria della storia informatica.Essenzialmente esistono tre vie maestre: quella vintage del recupero Hardware e Software Originale; i cloni moderni di vecchi computer realizzati con nuova tecnologia, e infine l'emulazione.
Molti trentenni con il pallino o la passione per la tecnologia, provano sempre più numerosi a rivivere le sensazioni gioiose della propria adolescenza cercando di rimettere a nuovo gli ormai obsoleti computer riposti in cantina o nel garage. Ma come tanti altri hobby incentrati sul vintage potrebbe anch'esso rivelarsi parecchio costoso, specie per i modelli di computer che nell'immaginario collettivo godono ancora oggi di una certa fama o rarità.Chiaramente le condizioni spesso disastrose in cui questi vecchi compagni d'infanzia/adolescenza versano, costringono a ricercare su ebay vari ricambi, espansioni e molte altre loro antiche componenti.E' chiaro che l'hobby è fine a se stesso, in quanto tali computer per quanto espansi all'estremo, ovviamente resteranno lontanissimi dall'essere ancora oggi utilizzabili per nessuno (a parte i loro videogiochi...eterni...) degli aspetti della vita quotidiana per cui i computer ci sono molto utili; così come ci furono utili un tempo.Nel caso in cui non si disponesse più dei computer originali, e i prezzi dell'usato siano molto alti, è possibile ricorrere a dei loro cloni hardware moderni; i più famosi neanche a dirlo sono cloni di Amiga, e tra essi il più interessante è il Natami (Native Amiga).Il Natami che ancora non è approdato alla decisiva fase finale della commercializzazione (chissà che ciò non possa finalmente accadere con in campo un'azienda ambiziosa quale è C=Usa), punta a riprendere il percorso evolutivo di Amiga all'incirca la dove s'interruppe... non creando, di fatto, un computer moderno, ma quello che sarebbe un bellissimo giocattolo per adulti nostalgici e appassionati di vecchi computer.Per saperne di più rimando al seguente ottimo articolo
E infine veniamo all'emulazione.
Un ragionamento non propriamente immediato che richiede una certa astrazione, è che tramite emulatore qualsiasi computer moderno X86/X64, è virtualmente qualsiasi computer mai esistito.Sono stati programmati una miriade di emulatori per Windows, Osx e Linux; in pratica uno relativo ad ogni computer, console e anche videogiochi da sala mai esistiti.I puristi del retrogame rigettano questo concetto ritenendo l'emulazione un surrogato, ma ho già spiegato che per loro l'hobby consiste prevalentemente nel ricondizionare hardware antico, piuttosto che un uso quotidiano dello stesso.Un software di emulazione ha invece il compito di eseguire del codice originario scritto appositamente per una qualsiasi macchina traducendolo mediante l'esatta emulazione del processore originario, del chip audio e chip grafici, nelle relative immagini suoni che vedremo nel nostro personal computer.In genere si può rendere necessario l'utilizzo di un bios (una rom) appartenente alla macchina originale per far funzionare l'emulatore.Il winuae, lo stato dell'arte dell'emulazione Amiga per windows, infatti, richiede a seconda del modello di Amiga da emulare il suo Kickstart, vale a dire un firmware che inizializza l'hardware Amiga e contenente un nucleo del sistema operativo.
Prendendo ad esempio proprio il Commodore 64, oggi nuovamente commercializzato mischiando aspetto antico e tecnologia corrente, si è esclusa a priori l'ipotesi clone teoricamente realizzabile oggi con una quantità irrisoria di elettronica, e preferendo invece la via dell'emulazione per quel che concerne le vecchie glorie.
Quanto proposto da Commodore Usa sembra la soluzione commerciale più azzeccata per le masse, cioè un hardware moderno con cui guardare un film Hd, o giocare ai vari giochi moderni degli anni 2000 (fino a quelli più recenti adeguando la risoluzione e il dettaglio alle comunque limitate capacità dello ion2) ma ricreando il feeling originale con una scocca la cui qualità è stata già discussa, e presto corroborata da adeguate recensioni.