La vedova di Sankara chiede alla Francia inchiesta parlamentare su territorio francese per la morte del marito ex-presidente assassinato in Burkina Faso

La Francia apra un’inchiesta parlamentare sul ruolo delle sue autorità nella morte di Thomas Sankara. A chiederlo – davanti all’Assemblea nazionale di Parigi, dove è stata ricevuta ieri – è stata Mariam, la vedova dell’ex presidente del Burkina Faso, assassinato nel 1987.

In particolare Mariam Sankara chiede di poter avere “un accesso agli archivi del governo” per chiarire le circostanze della morte del Capitano, soprannome che derivava al marito dal suo grado nell’esercito. Nel corso degli anni, è stato ipotizzato che la Francia e altri paesi abbiano avuto un ruolo nell’accaduto, così come il successore dell’uomo politico assassinato, Blaise Compaoré, deposto lo scorso ottobre dopo 27 anni al potere. In seguito al mutamento politico, le nuove autorità burkinabé hanno aperto un’inchiesta sull’omicidio.

La richiesta di iniziare un’indagine anche a Parigi era già stata avanzata nel 2011, ma senza successo. “La Francia dei diritti dell’Uomo e delle libertà – sostiene oggi Mariam, che proprio qui vive in esilio dal 1987 – non può lasciarsi sospettare in un caso d’omicidio”. Il paese, ha aggiunto l’avvocato della donna, Benewendé Sankara (non imparentato con la famiglia) “ha taciuto per 27 anni, ora ha l’occasione di riabilitarsi”.

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)