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La vera scienza di James Oberg e del suo prestigioso articolo “Il fallimento della scienza dell’ufologia”

Creato il 16 gennaio 2014 da Ignorante
La vera scienza di James Oberg e del suo prestigioso articolo “Il fallimento della scienza dell’ufologia”

James Oberg

È bene pubblicare analizzare e criticare un articolo di circa trent’anni fa scritto dall’ esperto astronautico, giornalista e scrittore, James Oberg, con il quale vinse nel 1979 un premio concesso dalla rivista New Scientist come miglior articolo scientifico sugli UFO? credo di sì soprattutto per il fatto che questo articolo è ancora presente in tanti siti che a torto l’utilizzano come valido studio che certifica scientificamente l’inutilita’ e l’inconsistenza delle ricerche ufologiche , rappresenta quindi una buona occasione per smentire molti luoghi comuni sull’ufologia ed e’ soprattutto un interessante materiale per poter analizzare in maniera critica il pensiero dello scetticismo che si attribuisce la capacità di giudicare il fenomeno . Di seguito verrà riportato nella sua interezza l’articolo in questione, anche se mi accorgo che questo fatto

potrebbe annoiare il lettore è necessario al fine di evitare l’accusa del tipo: avere estrapolato parti del discorso per dare un significato diverso da quello che voleva intendere l’autore, inoltre le mie ovvie critiche verranno divise in sezioni per dare una maggiore chiarezza ed ordine:

Nei trent’anni da quando è scoppiata l’attuale febbre dei dischi volanti (70 anni ad oggi), il fenomeno si è apparentemente trasformato da un terreno di stramberie e stupidaggini a oggetto di un vero studio scientifico. Il termine a effetto “disco volante” divenne il più semanticamente neutrale “oggetto volante non identificato” o UFO (sigla di “unidentified flying object”). Lo studio di queste segnalazioni (gli oggetti, non essendo fisicamente presenti, non possono essere studiati) è venuto ad essere chiamato “ufologia”.

La parola ha tutte le apparenze di una vera scienza, eppure in un certo senso questa specifica branca di studi non è stata accettata come scienza. Può l’ufologia essere considerata una vera scienza, o forse una scienza in fasce, o addirittura una scienza non ancora nata? O si tratta invece soltanto di una falsa gravidanza? Dopo tutto il travaglio, cosa si è prodotto?

L’ufologia è stata evitata dalla scienza “tradizionale”, un rifiuto che molti partecipanti del movimento ufologico vedono come una reazione istintiva a ogni idea nuova o anticonformista. Gli ufologi si regalano aneddoti su Galileo, Giordano Bruno, Louis Pasteur e Charles Darwin, e spesso sembrano sostenere che l’avversione odierna per l’ufologia sia in pratica una canonizzazione del loro interesse come una scienza futura. “Quanta dell’eresia di ieri è scienza di oggi?”, chiedono con aria complice.

La risposta è, purtroppo: “Molto, molto poco”. La maggior parte delle eresie scientifiche del passato si sono perse per la strada, dimenticate dai nostri libri di storia, e ignorate dai moderni aspiranti Galileo.

L’ufologia deve possedere credenziali migliori che un semplice rifiuto da parte della scienza moderna. Dopo tutto, in questi 30 anni dall’apparizione degli UFO (che diventano 70 anni ad oggi), la scienza moderna ha visto parecchie generazioni di sconvolgimenti radicali nella sua comprensione dell’Universo, dal cosmico e macroscopico al microscopico e subatomico.

Il sospetto con cui la “scienza ufficiali” moderna considera il movimento ufologico sembra invece più strettamente connesso con alcune preoccupanti caratteristiche della stessa “ufologia”. Anche se molte impressioni negative sono state indubbiamente generate dall’alone di “suonati” con cui il movimento dei dischi volanti è stato a lungo associato (nonostante i migliori sforzi di pochi ufologi seri), altre critiche sono state mirate a livello delle stesse fondamenta filosofiche dell’ufologia. L’incapacità dei teorici dell’ufologia a risolvere queste obiezioni rappresenta il più serio impedimento all’accettazione dell’ufologia come branca legittima della scienza moderna.

Le critiche sono essenzialmente queste: l’ufologia si rifiuterebbe di seguire le regole del pensiero scientifico, chiedendo invece particolari esenzioni dalle consolidate procedure di controllo dei dati, di verifica delle teorie e dell’onere della prova. Gli ufologi affermano l’esistenza di u qualche stimolo straordinario dietro una piccola parte delle decine di migliaia di segnalazioni UFO archiviate. La pietra angolare della pretesa prova è l’indiscutibile osservazione che un piccolo residuo di tali segnalazioni non può al momento essere spiegato in termini di fenomeni prosaici (sia pure rari). Però questa affermazione non è valida: è evidentemente illogico basare l’esistenza di un positivo (“esistono veri UFO”) sulla base di un ipotetico negativo (“per quanto impegno ci si metta, alcuni avvistamenti UFO non possono essere spiegati”).

VOCI, BUGIE E FRODI

Quest’errore può essere chiamato “sofisma del residuo”, ed è stato trattato numerose volte nel passato dai filosofi della scienza, però evidentemente senza effetto sugli ufologi. Scrivendo sulla rivista Science nel 1969, Hudson Hoagland lo espresse in questi termini:

“La difficoltà basilare inerente ogni indagine su fenomeni come [...] gli UFO è che sarà sempre impossibile per la scienza dimostrare un negativo universale. Ci saranno sempre casi che resteranno inspiegati per carenza di dati, per mancanza di ripetibilità, a causa di falsità, di “voler credere”, di illusioni, voci, bugie e frodi. Un residuo di casi non spiegati non è una giustificazione per proseguire un’indagine dopo che prove schiaccianti hanno rigettato le ipotesi di soprannaturalità, come gli esseri extraterrestri [...]. I casi inspiegati sono semplicemente casi non spiegati. Non possono mai costituire una prova per alcuna ipotesi”.

Non è necessario evocare scenari di testimoni ciechi, ubriachi o in malafede per avere dubbi sui rapporti ufologici. La maggior parte dei testimoni sono evidentemente persone oneste, sobrie e intelligenti che si trovano di fronte a una percezione straordinaria. Però c’è un numero sorprendentemente grande di modi più o meno ovvi in cui queste percezioni possono essere generate in maniera comprensibile. E ci deve necessariamente essere un residuo artificiale di casi inspiegati, un residuo creato puramente da coincidenze bizzarre, da limitazioni della percezione e della memoria oppure da eventi naturali rari o non documentati. Ulteriori fonti di avvistamenti non spiegati potrebbero essere attività umane che non sono mai rese pubbliche per ragioni di sicurezza militare, di attività illegali o dalla pura e semplice ignoranza dei loro autori umani di aver causato un simile putiferio. Questo residuo non sarà mai risolto e non c’è necessità alcuna di fare riferimento a una causa straordinaria.

In modo simile, l’esistenza di crimini irrisolti, di persone scomparse e mai ritrovate, di incidenti aerei o d’auto inspiegabili e simili manifestazioni fin troppo familiari della nostra men che perfetta comprensione degli eventi, non possono essere portate come prove dell’esistenza di criminali , rapitori o sabotatori del traffico dotati di poteri straordinari.

“I casi non spiegati sono semplicemente non spiegati”, per ripetere la penetrante affermazione di Hoagland. “Essi non possono mai costituire una prova per alcuna ipotesi”.

Secondo gli ufologi più impegnati, questa linea di ragionamento va denunciata come confusione tra IFO (oggenti volanti identificabili) e veri UFO. Secondo il dottor J. Allen Hynek , il cui Centro di Studi Ufologici di Evanston (nell’Illinois) ritiene che almeno il 95% di tutti i casi di avvistamento UFO sono in effetti IFO:

“Inquirenti esperti riconoscono rapidamente gli IFO per quello che sono, ma talvolta è necessario un duro lavoro per smascherare l’impostore”.

Scettici come il giornalista aeronautico Philip J. Klass trovano da ridire su questa fiduciosa convinzione di Hynek e puntano il dito sui casi pubblicati dal suo stesso centro, risolti solo con inaspettati colpi di fortuna da parte dei ricercatori. Troppo spesso, affermano questi scettici, il “duro lavoro” prescritto da Hynek è assente e la “vera e propria fortuna” che ha consentito di smascherare alcuni IFO travestiti da UFO non è disponibile.

Il risultato è che molti (se non tutti, come affermano gli scettici) degli UFO ufficialmente nella lista dei casi irrisolti sono ancora degli IFO camuffati.

Questo confine vago tra gli IFO (che forniscono solo dati sulle limitazioni dell’affidabilità dei testimoni oculari) e gli UFO (che, stando a quanto asseriscono gli ufologi, marcano un potenziale passo avanti nella scienza umana) è una base spaventosamente debole per le fondamenta della nuova aspirante scienza dell’ufologia. Questa debolezza è accentuata da un altro aspetto altamente sospetto e non scientifico dell’ufologia, un atteggiamento estremamente sportivo verso la verifica dei dati.

TRUCCHI PUBBLICITARI

L’ufologia sta ancora combattendo per raggiungere la rispettabilità scientifica e popolare, ragion per cui forse è comprensibile che le affermazioni pubbliche degli ufologi siano orientate principalmente all’aspetto persuasivo piuttosto che a quello espositivo. Si può perciò osservare come tutti i trucchi dei pubblicitari siano seguiti alla lettera:

- il richiamo all’autorità (“Jimmy Carter vide un UFO”; “i nostri eroici astronauti hanno avvistato degli UFO”);

- affermazioni di conseguenza (“L’Universo è talmente grande che altre civiltà devono esistere da qualche parte!”);

- il riferimento alla massa (“La maggior parte degli americani crede agli UFO”);

- l’appello alla congiura (“Il governo sa tutto, ma sta nascondendo la verità”);

- il richiamo alla salvificazione (“Gli extraterrestri ci tireranno fuori dalle nostre stesse miserie”).

In prima approssimazione, non è necessario esaminare l’effettiva validità di tali affermazioni. È importante riconoscerle per ciò che sono: tattiche di persuasione illogica.

Allo stesso tempo, la maggior parte di ciò che è comunemente pubblicato sull’ufologia è innegabilmente privo di senso. I sostenitori degli UFO come Hynek sono altrettanto ostinati nella critica allo sfruttamento delle storie di UFO da parte dei mass media di quanto potrebbe esserlo qualunque scettico. Per l’industria editoriale e i mezzi di informazione le storie di UFO sono un buon affare; combinano interesse umano, aspetti comici, storie che mettono paura e sbeffeggiano le insabbiature governative e gli scienziati “so-tutto-io”. Ma è proprio su tale cattiva informazione (e non poca disinformazione) che la stragrande maggioranza del pubblico ha formato il suo atteggiamento verso gli UFO. Dire quindi che “la maggior parte degli americani crede agli UFO” sta a testimonianza non tanto delle credenziali scientifiche dell’ufologia quanto dell’efficacia dei crea-tori di miti.

Pochi scelgono di andare oltre il mito. Il pluri-citato “Jimmy Carter vide un UFO”, per esempio, non è mai stato oggetto di indagini da parte di nessuno degli ufologi che l’hanno sbandierato o dei giornalisti che ne hanno parlato: l’hanno semplicemente ripetuto come una buona storia, un aneddoto utile ai loro scopi. Quando però un giovane scettico di nome Robert Sheaffer ricostruì il caso, scoprì grandi imprecisioni nei ricordi (di quattro anni prima) di Carter circa la data e il luogo dell’avvistamento e inoltre trovò le dichiarazioni di altri testimoni che aiutarono a determinare una soluzione del tutto banale per il caso. Ciò nonostante, l’UFO di Jimmy Carter è ancora costantemente citato dai portavoce dell’ufologia, che probabilmente neppure sono a conoscenza del fatto che il caso sia stato investigato e “risolto”, forse a causa di un inconscia censura dei mass media verso il lavoro di scettici come Sheaffer.

Un altro esempio lampante del disinteresse totale della maggior parte degli ufologi per l’autenticità delle prove è la continua ripetizione dell’affermazione che “anche gli astronauti li hanno visti”. Sono state raccolte decine di racconti di piloti spaziali che avrebbero visto e fotografato degli UFO; più di venti di queste storie si trovano nel libro di Hynek Edge of Reality [trad. it. UFO: realtà di un fenomeno - NdT], un volume presentato come “il punto” sullo stato di avanzamento dell’ufologia. Eppure nessuno di questi casi ha nessuna rilevanza con i “veri UFO”, poiché per la maggior parte si tratta di burle e frodi architettate da scrittori senza scrupoli o da fanatici di UFO (sono stati individuati molti flagranti montaggi fotografici), o fraintendimenti del significato del gergo astronautico, o in alcuni casi testimonianze del passaggio di satelliti che nulla hanno di straordinario. Però, grazie all’omissione selettiva di dati esplicativi, ad esagerazioni, a citazioni erronee o addirittura all’invenzione di “trascrizioni di dialoghi”, ad accuse di “censura governativa”, tali storie formano un pilastro centrale della “credenza” del pubblico negli UFO.

Hynek visitò il centro spaziale di Houston nel luglio del 1976 e gli furono mostrati i film e i nastri originali relativi alle più conosciute storie spaziali di UFO. In seguito disse ai colleghi di essere profondamente dispiaciuto di avere incluso nel suo libro le storie di UFO senza verificarle, e che si era convinto che tra queste non vi fosse nessun “vero UFO”. Riferendosi alle storie di astronauti e UFO, in un’intervista apparsa su Playboy nel gennaio del 1978 Hynek affermò testualmente: “Sono andato a Houston, ho visto le foto, e devo confessare di non esserne stato impressionato”.

L’UFO di Carter e gli UFO degli astronauti sottolineano un problema centrale nell’accettazione dell’ufologia come scienza: gli ufologi in generale non sono stati così disposti come Hynek nel ritrattare l’appoggio a casi spiegati e hanno invece preferito riciclare continuamente e arricchire sempre le stesse storie. L’autenticità delle segnalazioni di UFO, così come sono ritratte dalla stampa popolare, rimane perciò alquanto discutibile (e giustamente).

Un tale problema circa la “confutazione” delle prove a favore degli UFO rappresenta un’altra grande debolezza dei fondamenti filosofici dell’ufologia. L’onere della prova, che solitamente ricade su chi sostiene la soprannaturalità (o, in un processo giudiziario, la colpevolezza dell’accusato, che è “innocente fino a prova contraria”) è stato spostato sugli scettici, ai quali è stato chiesto di confutare le prove a favore. Nel caso dell’UFO di Carter e in quello degli astronauti, furono gli scettici a indagare e risolvere i casi, mentre gli ufologi diedero per scontato che i casi fossero autentici fino a che non fosse stato provato altrimenti (e la maggior parte di loro ci crede ancora).

Eppure le regole della scienza sono chiare: affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. La tesi dell’ufologia è un’accusa verso la capacità della scienza contemporanea di spiegare l’Universo, e deve provare tale accusa così come deve provarlo qualunque altro accusatore: la necessità di una revisione del nostro modello corrente di realtà deve essere stabilita oltre ogni ragionevole dubbio.

Il fondamento stesso dell’ufologia è contrario a questa procedura ormai consolidata nel tempo. Per gli ufologi, la semplice esistenza di casi irrisolti sarebbe la prova della necessità di modificare la scienza moderna. Per l’ufologia, i resoconti di eventi straordinari possono essere considerati dati validi fino alla loro confutazione; e nella più devastante deviazione della metodologia scientifica, gli ufologi rifiutano il concetto di “falsificazione” delle teorie scientifiche.

Nessuna teoria può essere considerata scientifica fino a che possa essere formulata in modo da essere confutabile o falsificabile. Cioè la teoria deve spiegare una porzione dell’Universo in modo tale che ulteriori osservazioni o esperimenti si conformino alle previsioni della teoria stessa (e, preferibilmente, non si conformino alle previsioni tradizionali). Le predizioni di Einstein sulla curvatura della luce delle stelle osservata in prossimità del Sole durante un’eclissi totale è un famoso esempio di tale procedimento.

Invece, dopo tre decenni di speculazioni senza scopo, nessuna teoria scientifica degna di questo nome è stata prodotta dall’ufologia. È, quindi, una scienza “sterile”. Ogni stravagante congettura viene spacciata per una “nuova teoria”, anche se nessuna di esse fa previsioni che potrebbero, non realizzandosi, screditare la teoria stessa. Anche a questo proposito, i processi di pensiero che caratterizzano l’”ufologia” non possono essere classificati come “scientifici”.

L’aspetto più spiacevole di questo attuale stato a-scientifico dell’ufologia è che non si tratta di un giudizio sulla reale validità di molte delle congetture pubblicate su ciò che potrebbe esserci dietro gli avvistamenti di “veri UFO” (se ne esiste alcuno). Potrebbero tranquillamente esserci astronavi aliene in visita sulla Terra, e ci sono almeno una dozzina di valide ragioni per cui “essi” potrebbero decidere di non avere apertamente un contatto e, invece, consentire agli uomini di intravederli di quando in quando. Gli UFO potrebbero benissimo rappresentare qualche altro fenomeno, come “proiezioni psichiche”, “macchine del tempo”, una qualche civiltà terrestre o una forma di vita non ancora scoperta o molte altre possibilità altrettanto bizzarre.

L’unica cosa che si può dire scientificamente è che nessuna di queste proposte è mai stata neppure suggerita, e ancor meno dimostrata, in un qualche modo rigoroso.

Il peccato è che qualora queste eventualità si realizzassero e si provasse che gli ufologi avevano ragione, essi stessi avrebbero ostacolato piuttosto che favorito l’accettazione di quel fenomeno da parte della scienza tradizionale. Questo perché le nuove teorie sarebbero per la maggior parte difese da quegli ufologi già pesantemente screditati dal troppo “gridare al lupo”, dai troppi appoggi a quelle che poi si sono rivelate delle beffe, dalle troppe affermazioni e dichiarazioni antiscientifiche. Avrebbero ragione solo per caso, non per merito proprio.

CHE COS’È L’UFOLOGIA?

Se l’ufologia non è una scienza, allora che cos’è? Potrebbe essere considerata come un movimento di protesta contro l’impersonalità e la specializzazione della scienza moderna, che ha del tutto eliminato la figura del “cittadino-scienziato”, l’investigatore dilettante che in passato ha contribuito sostanzialmente allo sviluppo della scienza, anche se non professionalmente, ma come passatempo. Il credere agli UFO è anche un innegabile “viaggio egocentrico”, per cui conoscere informazioni riservate e un sapere segreto pone chi ne entra in possesso al di fuori e al di sopra del resto (privo di immaginazione) del mondo. Tali atteggiamenti richiedono una maggiore attenzione da parte dei sociologi.

Non sarebbe opportuno giudicare l’ufologia per la qualità e la quantità dei veri e propri “suonati” che attrae: altri campi, quali la medicina, la religione, l’insegnamento e l’economia, hanno sicuramente attratto dei “suonati” allo stesso modo. Però non si può sorvolare sul fatto che l’ufologia sembra avere attratto più pazzoidi del dovuto, e che ha fallito nell’attuare una politica di pulizia delle sue fila.

Dove potrà essere il movimento dell’”ufologia” fra altri trent’anni? Forse finalmente appariranno nuove prove che potranno reggere un esame scientifico. Forse alcuni ufologi auto-didatti stabiliranno dei veri standard scientifici, accetteranno l’onere della prova, produrranno teorie “falsificabili” e cercheranno di formulare la loro scienza su una logica positiva anziché negativa. Forse alla fine da tutto ciò verrà fuori qualcosa di significativo.

Molti osservatori scettici si affiancano agli ufologi in questa speranza, perché se anche solo una delle affermazioni dell’ufologia venisse dimostrata valida, rappresenterebbe davvero una grande scoperta, probabilmente uno degli eventi più importanti nella storia umana (e anche in caso contrario il movimento ufologico sarebbe “solamente” la più grande e potente illusione pubblica del secolo, e in quanto tale merita comunque uno studio sociologico e psicologico). Ma, nei momenti di maggior cinismo, quegli scettici ricadono sulla famosa citazione attribuita da Boswell a Samuel Johnson quando seppe del secondo matrimonio di un amico: “Ah! Il trionfo della speranza sull’esperienza”.

Oberg profondo conoscitore della storia degli ufo e del male:

Inizia male questo articolo: in realtà il fenomeno non è iniziato con stramberie varie che pretendono di essere considerate cose serie, al contrario all’inizio fu studiato in maniera molto razionale da persone sobrie quali Coleman s. Von Keviczky che ebbe l’onore di segnalare ed argomentare la necessità di un approfondimento sugli avvistamenti nientepopodimeno all’Onu, , senza dimenticare l’astrofisico oppure Allen Hynek scienziato che fu chiamato dall’autorità governative USA a valutare presunti casi di avvistamento terribile dimenticare il progetto Sign organizzato dalle autorità USA, al contrario si può dire che questo fenomeno che parte col piede giusto si sia poi inquinato da alcune associazioni filosofiche o religiose che si siano appropriati di questo fenomeno trasformandolo in vera e propria religione o filosofia, da alcuni progetti quale il Blue Book nato per ridicolizzare il movimento è le conclusioni del precedente progetto Sign nulla senza considerare le numerose bufale che hanno confuso il fenomeno ma che molti di questi non provengono da ambienti ufologici infine non ha tratto vantaggio per una razionale razionalizzazione e verifica del fenomeno dalle inconsistenti ipotesi degli scettici che si attribuiscono il prestigio di aver smentito il fenomeno. È palese che lo scrittore dell’articolo intravede il fatto che questa ricerca sia stata chiamata (secondo suo parere) ufologia come trucchetto psicologico fatto ad arte per dare da sensazione che questo fenomeno sia una branca della scienza , non si accorge che il suo tipo di ragionamento e del tipo : ti arresto perché hai pensato di commettere un reato. in ogni caso penso che in qualche modo dovremo pure chiamarci se non con fischi o gesti, probabile comunque che la dicitura perfetta sia quella di ricerca ufologico che costituisce il nocciolo fondamentale di questo fenomeno ovvero quello di ricercare la prova di entità extraterrestri alla base dei cosiddetti ufo. Da qui si rileva la natura piuttosto scettica che di Oberg ha nei confronti del prossimo oltre quello di essere un grande conoscitore del male e di tutti trucchetti psicologici, se dovessi ragionare con gli stessi termini dell’articolo in questione dovrei considerare l’atteggiamento dello scrittore meritevoli di studi sociologici e psicologici.

Il mio pensiero non deve esistere quindi io non devo esistere,

il ragionamento di Oberg è l’esatto contrario della locuzione citata da Cartesio ossia Cogito ergo sum, “Penso dunque sono”, infatti per lo scrittore ricerca ufologica o ufologia non è scienza, e su questo siamo d’accordo, non è Proto- scienza, non è pseudoscienza, non è niente ovvero una falsa gravidanza. Essendo un sostenitore della ricerca ufologica ho avuto grande impressione leggendo questo articolo il mio pensiero non esiste quindi non esisto, per fortuna, si fa per dire, la banca stamattina mi ha telefonato ricordandomi che la rata del mutuo e’ in scadenza, di conseguenza la banca è la prova lampante che io esista. di Oberg usa ragionando secondo i suoi parametri il trucchetto psicologico di farsi finte domande quando sa gia la risposta, mira non ad accertare il fatto che l’ufologia non sia scienza ma proprio quello di attribuirsi cosa una persona deve pensare credere e dubitare.

Una scienza, due scienze, tante scienze, infinite scienze… ma quante scienze conosce Oberg:

è divertente la scena creata da Oberg. Ovvero rappresentare l’ufologo come un bambino piagnucoloso che siccome non accettato dalla scienza accusa la stessa di voler creare una nuova scienza citando aneddoti su Bruno Giordano e Galileo Galilei. Cosa strana assai e che per lo stesso gli ufologi non volendo accettare di sottoporsi alle regole della scienza vogliono creare a loro volta una nuova scienza da cui si desume che gli ufologi per loro natura conoscono diversi tipi di scienza.

Il fatto spiegato sopra ovvero la falsa gravidanza di Oberg giustifica pienamente il ricorso fatto dagli ufologi circa gli aneddoti di Bruno giordano e Galileo Galilei che ricordiamo sono stati condannati solo per aver espresso il loro pensiero, anche la Chiesa riteneva che il pensiero di Bruno giordano era una falsa gravidanza per cui non doveva esistere né il loro pensiero né loro stessi. Ma qui si rivela la scarsa conoscenza di Oberg riguardo la filosofia che guida il pensiero degli ufologi già perché per noi Bruno giordano non è solo un aneddoto atto ad accusare la scienza. La filosofia del Nolano e’ la base da cui traiamo le nostre convinzioni, è stato infatti uno dei primi a prevedere che nell’universo ci siano una pluralità di mondi simili alla terra, ipotesi nata appunto dal suo modo di intendere la conoscenza. Con questo non voglio assolutamente dire che tutti i discepoli o ammiratori di giordano Bruno siano ufologi ma affermare con certezza che tutti gli ufologi provengono da questa filosofia . Molti siti che trattano temi ufologi fanno spesso riferimento a questa filosofia ed e allo stesso il mio marchio di fabbrica come e’ evidente nell’articolo che spiega la nostra origine filosofica cosa che dovrebbe fare anche lo scettico o chi aderisce al pensiero al fine di spiegare al prossimo a chi lo legge le convinzioni culturale che reggono il suo pensiero

sarebbe un modo per capire la sua imparzialità nei confronti del fenomeno ufo. La filosofia del Giordano Bruno non prevedeva diverse scienze oppure un diverso intelletto o un diverso sapere, l’origine la causa è l’effetto e’ sempre unica toccava altresì allo scienziato o filosofo aiutare l’umanità a poco a poco a ricordarsi della vera conoscenza che era impressa ma dimenticata come idea ancestrale nella sua memoria . Mi chiedo se sia possibile che un appassionato seguace ed ammiratore del giordano Bruno possa prevedere diverse scienze, è possibile cioè che un ufologo possa prevedere la possibilità di creare nuove o vecchie scienze, per l’ufologo la scienza è unica ,il pensiero di Oberg e’distorto non corrisponde alla realta’ e infatti gli ufologi non hanno una visione negativa della scienza ma di coloro che credono di essere scienza , overo gli scettici che ragionano allo stesso modo di Oberg , hanno la preoccupazione che gli stessi diano la percezione di essere scienza quanto si sa che lo scetticismo è solo una posizione filosofica. c’è da chiedersi se Oberg scrive quest’articolo da scienziato o da scettico? e se chi pubblica ancora questo articolo ufologica lo voglia presentare al pubblico come manifesto scientifico contro ricerca messaggio. E Così sicuro Oberg sulla maniacale intenzione degli ufologi nel entrare nel mondo scientifico? ovvero dovrei concentrare i miei sforzi nell’assurdo tentativo di essere riconosciuto come scienziato quando dovrei impiegare gli stessi nel difficilissimo tentativo di trovare prove scientifiche dell’esistenza di extraterrestri alla base degli ufo, è proprio questo il nocciolo ripeto dell’ ufologia :la ricerca, che ad oggi non ha avuto esiti positivi e non si sa se in futuro potrà averla ma questo è ovvio non può impedirmi né diricercarla, del resto non ho mai saputo notizia di eminenti ufologi che abbiano richiesto al mondo classico scientifico di essere inseriti come materia scientifica cosa fatta altresì dai propugnatori del cosiddetto disegno intelligente.

Il metodo di ricerca ufologica secondo Oberg – genesi,1,1

Oberg ci spiega come vengono condotte ricerche ufologiche :secondo lo scettico, gli studi si basano su una piccola percentuale di fenomeni che non hanno spiegazione prosaica ovvero gli ufologi partendo dal fatto che alcuni avvistamenti non sono spiegabili scientificamente teorizzano l’esistenza aliena ovvero un metodo che tende a formulare l’ipotesi giusta finale scartando quelle non possibili, leggendo l’articolo si ha l’impressione che questo metodo sia una stregoneria inventata dagli ufologi per poter dare certezza alla loro ipotesi, nulla di tutto più sbagliato questo metodo chiamato induzione per esclusione che fu utilizzato in antichità per dare una regola alla scienza in parole semplici ,stabilisce che qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità

Metodo che è stato destituito proprio perché le teorie che si possono fare su un fenomeno almeno in linea di principio sono infinite .Ma per i fenomeni di avvistamento e’ possibile avere infinite teorie? Per gli scettici si per la scienza forse no. Lo stesso Oberg stabilisce un numero non significativo di fenomeni che non possono essere spiegati però sempre nello stesso articolo stabilisce che causa di mancanza dati si sarebbero potuto spiegar allo stesso modo di quei fenomeni spiegati che hanno grosso modo la stessa caratteristica per cui potrebbero essere spiegati semplicemente con coincidenze bizzarre, da limitazioni della percezione e della memoria oppure da eventi naturali rari o non documentati. Ulteriori fonti di avvistamenti non spiegati potrebbero essere attività umane che non sono mai rese pubbliche per ragioni di sicurezza militare, di attività illegali o dalla pura e semplice ignoranza dei loro autori umani di aver causato un simile putiferio. In realtà i casi che sono stati smascherati da cause simili ha quelle cui sopra e quelli in cui non si sa niente presentano o hanno presentato gli stessi dati per cui è palese sostenere che questi casi non spiegabili sono chiamati così non per la mancanza di dati ma proprio perché non è possibile spiegarli in base all’esperienza attuale della scienza e quindi di conseguenza se si considera un caso inspiegabile e proprio perché sono finite tutte le possibile teorie derivate dall’esperienza, allora giustamente Oberg sostiene che questi avvistamenti potrebbero essere benissimo spiegati con altre pseudo teorie ovvero mette sullo stesso piano diverse pseudo teorie tutte che potrebbero spiegare il fenomeno alla pari di quelle ufologiche quali “proiezioni psichiche”, “macchine del tempo”, una qualche civiltà terrestre o una forma di vita non ancora scoperta o molte altre possibilità altrettanto bizzarre. Penso che “La proiezione psichica” di Oberg non sia quella di Freud o Gustav Jung :Premesso che e’ difficile individuarla come causa per spiegare l’origine dell’ufo ma comunque dovrebbe rientrare non come pseudo teoria bizzarra atta ad essere sullo stesso piano del ufologia ma già considerata come causa derivate dall’esperienza scientifica quindi se considera un caso non spiegabile è perché non è possibile spiegarlo neanche con la proiezione, Probabile che si riferisca alle proiezioni olografiche che comunque hanno origine extraterrestre anche la macchina del tempo e’ teoria extraterrestre in quanto si suppone che un tipo di invenzione possa essere posseduta solo da creature con tecnologia esageratamente avanzata, la macchina del tempo in realtà è una teoria che dovrebbe spiegare come i extraterrestri riescono a superare il limite della velocità della luce stabilito da Einstein, civiltà terrestre? che si nascondono? anche qui è una teoria che ha come oggetto sempre i extraterrestri ovvero secondo taluni esisterebbe una città sotterranea abitata da persone o forme di vita che provengono da un altro pianeta, incredibile Oberg per smentire la teoria extraterrestre riguardo avvistamenti non spiegabili cita teorie che hanno lo stesso oggetto: gli alieni

Semplicemente i ricercatori ufologi davanti al fenomeno si comportano come qualsiasi altro ricercatore ovvero hanno già un’idea di come il fenomeno si esplica , non escludono le altre per far prevalere la propria cercano prove per consolidare le proprie tesi è ovvio che se qualcun altro mi propone una diversa ipotesi che si contrappone alla mia e ragionevole provare la sua infondatezza. È ovvio stiamo parlando solo in termini di ipotesi è ben diverso se questa mia ipotesi voglio trasformarla in legge o modello in questo caso devo sottopormi a un rigido controllo da parte della scienza. Ma inutile ricordare che la ricerca ufologica non ricerca un modello, cerca solo prove.

Il residuo falsifica il reale:

una delle accuse dello scrittore è quello di sostenere che il ufologi non si sottopongono alla prova di falsificabilità dovremmo capire cosa intenda per falsificabilità o metodo scientifico

Il metodo scientifico, non è come inteso da Bberg e scettici , un dogma insormontabile anzi è principio filosoficamente errato in quanto è giusto che un fenomeno venga considerato inesistente o falso perché non è prevedibile scientificamente ?ovvero perché non esiste nessuna legge che lo spiega ? In definitiva il metodo che oggi utilizziamo per fare scienza è quello che logicamente ritenuto più valido per determinare il massimo della verità e quindi difenderci dalle superstizioni. Ma è possibile dedurre che un fenomeno esiste per il numero delle volte che si verifica? considerare il numero di avvistamenti non spiegabili un residuo poco significativo è un dato prettamente soggettivo sarei d’accordo che se nel corso della storia ci fosse stato un solo avvistamento e che questo fatto non si fosse ripetuto durante gli anni, i dati statistici riferiscono che ogni anno fino al 2012 si verificano un certo numero almeno costante di avvistamenti non spiegabili meritevoli di essere inseriti in questa particolare classifica, è quindi possibile sostenere che un numero sebbene ridotto che si verifichi costantemente in tutti gli anni anzi in tutti i mesi degli anni sia un numero effettivamente poco significativo? questo è un concetto che esiste solo nella testa di uno scettico. Tanto per dare un’idea di sofisma del residuo, termine che non ha nessun significato, basterebbe solo sofisma per indicare una affermazione apparentemente valida ma fondata in realtà su errori logici formali , immaginate che io con turbante e bastone fumando un buon sigaro mi trovo a passeggiare lungo il corso di una città, all’improvviso noto con grande sorpresa un oggetto di forma ovale che volteggia zigzagando nel cielo, cosa faccio? siccome statisticamente questo tipo di avvistamento non è significativo mi giro dall’altra parte e considero che l’oggetto non esiste, credo che un atteggiamento di questo genere sia meritevole di uno studio approfondito della psicologia e sociologia, bè si potrebbe dire che basterebbe il fatto che io vada girando con il bastone, turbante e fumi, a stabilire che io tanto normale non sia, chissà cosa direbbe Oberg

Due pesi e due misure

Oberg sostiene che il ufologi utilizzano i trucchetti psicologici o pubblicità per strappare il consenso o dimostrare la validità dei loro studi eccoli qui sotto:

il ricorso all’autorità: cita l’esempio del famoso avvistamento dell’ex presidente USA Carter: gli ufologi per dare prestigio e valore ai loro studi fanno ricorso ad una personalità prestigiosa che abbia anche lui avvistato un ufo o crede negli stessi. Peccato che non si accorga che la gran parte dei divulgatori scientifici porta come esempio o come dato statistico personalità scientifiche forse per meglio spiegare il proprio concetto . Dovremmo cioè considerare che chi ha pubblicato l’articolo di Oberg nel Web utilizzi l’autorità e prestigio dello stesso per avallare le sue tesi anti/ufo e lo stesso Oberg fa ricorso alla autorita’ del filologo Hudson Hoagland e giornalista aeronautico Philip J. Klass per strappare consensi?

Ci accusa di raccontare aneddoti sulla vita di Galileo Galilei o Giordano Bruno per far percepire alle persone il fatto che la scienza voglia creare una nuova scienza (scusate il gioco di parola ma e’ quello che vuole specificare Oberg) senza capire o accorgersi che anche egli utilizza questo presunto metodo ovvero riferisce che la scienza anzi le regole della scienza hanno stabilito che: affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie , sembra strano che non sappia che questo non è una regola scientifica ma una massima una citazione di Carl Sagan considerato come il padre del scetticismo moderno, una massima la sua che estremizza il pensiero scientifico, discutibile, discussa e reputo non necessaria, è provato storicamente che la straordinarietà di alcune ipotesi o affermazioni è un carattere del tutto soggettivo la storia ha dimostrato che alcune affermazioni o ipotesi ritenute straordinarie sono state provate con semplici e banali esperimenti o nell’evidenza dei fatti pensate che la legge di gravità che all’epoca rappresentava una teoria straordinaria è provata semplicemente con la caduta di una mela, ma questo trucchetto psicologico e’ ancora più astuto rispetto a quello che sospetta lo stesso Oberg riguardo gli ufologi .Infatti stabilendo che la frase di Sagan è una regola scientifica, considerando che Sagan e’ uno scettico potrebbe dare la percezione che lo scetticismo sia scienza oppure che lo scienziato sia egli stesso scienza, la scienza in quanto tale essendo perfetta nella sua definizione e soprattutto per il fatto che non dà certezza non sbaglia mai, lo scienziato per sua natura può affermare cose sbagliate ,e’ inutile elencare esempi di affermazioni sbagliate di scienziati per altro molto famose, e non è proprio da considerare che una posizione filosofica da sola autarchicamente possa essere scienza, potremmo ripetere l’errore fatto dalla chiesa di voler tradurre la stessa?

L’esperienza di Oberg in merito alle ricerche ufologiche si basa esclusivamente sul caso di Jimmy Carter in effetti esistono altre importanti personalità che dichiarano o hanno dichiarato di aver avvistato ufo il presidente americano Ronald Reagan per esempio. Sostiene in modo autarchico che sono stati gli scettici gli unici ad avere indagato sul caso del presidente e che il caso sia stato risolto scientificamente dal non più giovane Robert Sheaffer

ma affermazioni straordinarie pretendono prove straordinarie infatti la teoria che siano stati gli scettici gli unici ad indagare e’ smentita dal fatto che nel 1973 il NICAP ovvero il comitato di investigazioni nazionali sui fenomeni aerei (che non si chiama centro di ufologia e che purtroppo ha chiuso i battenti)tramite il suo investigatore Harry Lederman investigo’ sul caso, il rapporto fatto dallo stesso su questa segnalazione firmato da Jimmy Carter è prova di indagine,

Quanto segue sono le domande e risposte essenziali del documento NICAP:

Nome: Jimmy Carter

Occupazione: Governatore

Indirizzo: Capitale dello Stato, Atlanta

Telefono: (404) 656 1776

Titolo di studio: Laureato in Fisica Nucleare

Servizio militare: Marina

“Carter e dieci membri del Lions Club di Leary, Georgia, osservarono un UFO poco dopo il tramonto, 30 gradi sopra l’orizzonte occidentale, nell’ottobre del 1969. Il gruppo di persone osservò l’oggetto per dieci o dodici minuti, a partire dalle 7:15 EST. L’oggetto era brillante quanto la luna. Esso cambiò dimensione, colore e luminosità. Era perfettamente delineato ed autoluminescente. L’oggetto si avvicinò, si allontanò, poi si avvicinò, poi si allontanò. Era all’incirca delle stesse dimensioni della luna, forse un po’ più piccolo, e variava da più brillante/grande del pianeta all’apparente dimensione della luna. L’oggetto si portò a distanza, poi scomparve. La distanza stimata dell’oggetto era difficile da stabilire, forse 300-1.000 iarde, circa 30 gradi sull’orizzonte.

[firmato] 9/18/73, Jimmy Carter

 

ma su quali fondamenti scientifici o logici Oberg può affermare che l’avvistamento di Jimmy Carter sia stato smascherato per certo dal lavoro dello scettico Sheaffer? qual è il metodo scientifico adottato da Sheaffer : semplicemente quello che il fenomeno non esiste perche’ non deve esistere: utilizzando i termini di Oberg dovremmo stabilire che il lavoro di Sheaffer è una falsa gravidanza perché le sue conclusioni si basano su premesse errate è possibile stabilire che la veridicità del fenomeno ufo dipende dall’ora in cui si è verificato, una speculazione del tutto inutile, è possibile stabilire che mentre le dichiarazioni del presidente sono fallaci,mentre quelle di alcuni testimoni (non tutti) sono genuine, al di là del prestigio della persona si dovrebbe mettere tutte le testimonianze sullo stesso piano , quando si effettua una ricerca ufologica si stabilisce il fatto che una persona sia in grado di riconoscere i pianeti e non scambiarli per ufo Ha la certezza che il testimone a favore della sua tesi abbia queste conoscenze? il fatto che Jimmy Carter si sia laureato in ingegneria nucleare ovvero per qualcuno gli abbia spiegato i pianeti e provenendo dalla marina( è noto il fatto che essa dedica molto tempo allo studio del cielo proprio perché rappresenta antico è sempre valido metodo per orientarsi durante la navigazione), presuppone almeno conoscenze basilari in possesso del presidente, ma lo scettico avvalora le testimonianze di altre persone e non quella del presidente che a distanza di anni ancora conferma l’accaduto, esclude cioè a priori prove a favore avallando quelle a sfavore un sofisma neanche ben riuscito, una teoria che si basa solo su speculazioni, ma per Oberg gli studi di ricerca dello scettico sono scienza senza nessuno fondamento scientifico e di logica. del resto lo stesso Oberg notò qualcosa di strano riguardo le ricerche dello scettico giornalista ovvero che questi studi non siano stati pubblicizzati in maniera giusta dai Mass media nei quali presuppongo inserisca anche diverse riviste scientifiche e guarda caso giustifica il fatto con una inconscia censura da parte dei mezzi di comunicazione, non si accorge che commette gli stessi errori di ufologi/complottisti, egli stesso accusa di ufologi di complottismo quando questi sostengono che il governo Usa censura la verità sugli ufo mentre il suo non è complottismo quando parla di inconscia censura dei Mass media Per essere piu’ chiaro ritiene insussistente la teoria di censura ufologica del governo , ma allo stesso tempo crea o aderisce ad ipotesi di censura inconscia dei Mass media nei confronti dello scettico Sheaffer ,non valuta l’idea che i Mass media considerino l’ipotesi dello stesso non meritevole di essere menzionata proprio per inconsistenza scientifica idonea a smentire le dichiarazioni di Carter.

anche qui Oberg dimostra di aderire alla teoria dei due pesi e due misure

ma allora perché gli ufologi continuano a citare il falso avvistamento di Carter?

sfruttano cioè l’autorità dello stesso per strappare consensi o per certificare i loro studi? del tipo: è vero perche’ l’ha detto lo scienziato tizio, o il filosofo Caio un’incredibile errore di logica, penso che se anche Piero Angela un giorno sosterrebbe di credere agli ufo ciò non varrebbe come prova scientifica della loro esistenza e non sarei costretto a credere ciò che egli sostiene, probabile che gli ufologi elencano (non solo Carter, ci sono scienziati, piloti di aerei, astronauti, filosofi e giornalisti che aderiscono o quanto meno tollerano ipotesi di ufo) le personalità o anche il numero di coloro che credono gli ufo e’ per difendersi da un’accusa lanciata da chissà chi? che gli ufo sono una serie di stramberie create ad hoc da un gruppo isolato di fanatici pazzi sottosviluppati mentali e culturalmente impreparati il fatto che una alto numero di persone (per Oberg la maggioranza degli americani), appartenenti a diverse estrazioni sociali, con diverso grado di istruzione, quali analfabeti, studenti, impiegati, operai, scienziati e politici, miliardari e poveracci sono convinti degli ufo, smentisce l’ipotesi che il fenomeno sia rappresentato soltanto da suonati di Oberg .

- affermazioni di conseguenza (“L’Universo è talmente grande che altre civiltà devono esistere da qualche parte!”);

questa affermazione in pratica è stata provata dalla formula di Drake: uno dei pochi meriti della ricerca ufologica e di aver combattuto una superstizione di stampo religioso che riteneva l’uomo al centro dell’universo l’unico in grado di meritare di esistere al quale sembra aderire una parte di quelli che si credono scienziati, infatti, molti di essi sfidando la logica sono estremamente convinti di essere gli unici, a qualcuno non garba proprio la formula , c’e’ chi addirittura inverte i risultati di questa formula stabilendo che dà ad essa ci sono poche probabilità di esistenza aliena, ma allora perché l’autore della formula crede nell’esistenza di altre intelligenze nell’universo?

non è un’affermazione di conseguenza e’ una logica affermazione cui molti illogicamente non credono

- il riferimento alla massa (“La maggior parte degli americani crede agli UFO”);

ho già giustificato ampiamente il motivo di questo riferimento

- l’appello alla congiura (“Il governo sa tutto, ma sta nascondendo la verità”);

premesso che lo stesso Oberg soffre di questo tipo di appello, è stato smentito proprio dal fatto che molti governi hanno declassificati e pubblicato documenti ufo, essendo questi ex documenti segreti si può logicamente dedurre che in passato le preoccupazione di ufologi erano del tutto giustificate del resto perché non rendere partecipe la collettività riguardo studi che solo ora sono stati resi pubblici?

- il richiamo alla salvificazione (“Gli extraterrestri ci tireranno fuori dalle nostre stesse miserie”).

Forse Oberg ci scambia con movimenti filosofici di tendenza new age i quali a loro volta confondono religione con ufo (rispetto le loro teorie ma non le condivido) in ogni caso la gran parte di ufologi tende ad ipotizzare la presenza extraterrestre sulla terra per motivi del tutto materiali, ovvero per reperire risorse, per studi scientifici, per esperimenti, o per semplice gita turistica culturale. Nel mio sito ho spessosottolineato il pericolo che si corre confondendo la soprannaturalità con gli extraterrestri che non dovrebbe essere fantasma o angelo, ma simile a noi, solo con una tecnologia molto più avanzata.

La scienza è logica di Oberg:

lo scettico Oberg sostiene che il numero ridotto di avvistamenti non spiegabili non sarà mai spiegabile per cui non è necessario fare ipotesi ufologiche. Ci accusa di essere poco scienza, ma non sa che la scienza non ritiene impossibile che fenomeni misteriosi possano essere risolti ? forse è proprio questo il motivo della sua attività: capire cose nuove oltre che consolidare quelle vecchie, in ogni caso non dà proprio certezze pone sempre una piccola incognita anche per quelle leggi scientifiche che sono ritenute valide.

oltretutto per spiegare meglio il suo concetto sostiene per esempio che l’esistenza di un crimine irrisolto non può provare l’esistenza di criminale

La logica mi permette di capire che se siamo in presenza di un crimine irrisolto è facile intuire che ci sia un criminale che l’abbia compiuto se no che scopo chiamarlo crimine in ogni caso il fatto che la polizia non abbia ancora scoperto il colpevole dovrebbe impedirle di tentare di scoprirlo? o quantomeno avere la speranza di scoprirlo? fatto sta che anche dopo tanti anni talvolta si scopre il colpevole, per cui il fatto che un fenomeno sia adesso inspiegabile mi deve impedire di risolverlo? complimenti e grazie per esempio

a questo punto pongo un quesito: è giusto considerare la ricerca quale quello ufologica fallace mostrando alcuni errori dei suoi seguaci? oppure sarebbe più logico smentire i casi che in qualche modo anche se in via teorica gli danno ragione ? dovrei forse considerare la scienza fallace proprio perche’ molti scienziati hanno fatto teorie o affermazioni sbagliate?

Una Massima di Oberg:

Cari ufologi non avete ragione, e se il caso comunque vi dovesse dare ragione, avreste comunque torto

grazie perché in base a queste massime si capisce perche’ il movimento ufologico ha un cosi’ alto consenso

l’ufologia fa campare tutti:

Lo scettico afferma che grazie all’intervento di qualche fanatico e dell’industria cinematografica il fenomeno ufo è percepito da pubblico come reale

dovremmo però anche sottolineare che ufologia fa campare un po’ tutti visto che Carl Sagan che fa parte della sua stessa scuola filosofica e centro anti- ufo aumentò la sua popolarità e il conto in banca grazie ad un libro e conseguente film che trattava il tema ufologico, il sogno di tutti gli ufologi : un incontro ravvicinato del terzo tipo, del resto non molti ufologi hanno fatto soldi grazie ai loro studi, si pensi che molti centri hanno dovuto chiudere o stanno per chiudere proprio per mancanza di soldi, molti ancora sopravvivono grazie a collette raccolte tra membri stessi dell’organizzazione, molti non hanno potuto abbandonare il lavoro per dedicarsi completamente a questi studi altrimenti si sarebbero letteralmente morti di fame

del resto anche il caro Oberg ha vinto un prestigioso premio proprio per aver scritto l’articolo in questione anti ufo, chissà se non c’ero gli ufo avrebbe vinto lo stesso, non ci sono controprove scientifiche.

quindi onore alla ricerca ufologica che in tempo di crisi potrebbe addirittura parzialmente risolverla ……

cos’è l’ufologia per Oberg?

sarebbe un atteggiamento di ribellione inconscio nei confronti della scienza moderna meritevole di un approfondito studio sociologo e psicologo… non merita nessun tipo di risposta, invece di dare improbabile risposte perché non cerca di chiederlo a chi ha questa passione, sebbene non richiesta potrei spiegare che il ricercatore di ufo è un eterno romantico sognatore che non ha bisogno di consensi o di far parte di qualcosa perché proprio la solitudine come un nuovo pioniere di lontane terre e’ la sua vanità :il suo motivo è la ricerca di un qualcosa di cui è convinto verrà prima o poi trovato ma che non se ne potrà godere, dialogando con un mio collega di passione riguardo le sensazioni che dovremmo provare se un giorno verranno scoperti di extraterrestri, i collega in questione affermò che sarebbe stato estremamente felice di questa scoperta al contempo sarebbe stato estremamente malinconico perché logicamente il suo viaggio sarebbe giunto al termine per passare giustamente mano alla scienza. La ricerca e’ un viaggio che mi ha portato a meravigliarmi davanti alla bellezza della scienza, alla bellezza di coloro che hanno contribuito ad aumentare le nostre conoscenze, non solo scienziati ma anche uomini eccezionali; paradossalmente grazie all’ufologia ho potuto amare l’astronomia la fisica la storia l’archeologia con le quale confrontarmi e ricavare da essi qualche straccio di prova .

SI SONO PAZZO E’ FELICE DI ESSERLO

La vera scienza di Oberg

Caro Oberg la massima attribuita da Samuel Johnson quando seppe del secondo matrimonio di un amico: “Ah! Il trionfo della speranza sull’esperienza”. e’ solo pura ironia , del resto se non c’e’ speranza non c’e’ scienza come se non c’e’ amore non c’e’ vita. Immagini che in realta vincesse  l’esperienza sulla speranza . Quante malattie oggi sarebbero ancora mortali …….. SE E’ QUESTA LA SUA SCIENZA .ADDIO PROGRESSO SCIENTIFICO…..FORSE E’ MEGLIO ESSERE PSEUDO MA GRANDE AMATORE O CON LA GRANDE SPERANZA DI ESSERLO, NON LE PARE?……SENZA UN PO’ DI SPERANZA SI RISCHIA L’ESTINZIONE CARO OBERG E QUESTO NON E’ SCIENTIFICO Il pazzo d’autore

 

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