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La vera vita del cavaliere mascherato - Fringefestival 2015 | Recensione

Da Riflessialmargine
All’interno della cornice di Castel Sant’Angelo, presso il parco Adriano, dove si svolge la rassegna teatrale del Roma Fringe Festival, è andato in scena lo spettacolo, diretto da Alessandro De Feo, La vera vita del Cavaliere Mascherato. Sulla scena Tiziano Caputo, Matteo Cirillo, Angelica Ferraù, Fabrizio Milano, Gioele Rotini e Duilio Paciello. Allestimento: Valentina Cristofari. Musiche: Chopin, Beethoven, Liszt, Debussy, Nino Rota- Compagnia Azzèro Teatro. Teatro sociale.La vera vita del cavaliere mascherato - Fringefestival 2015 | RecensioneUn Uomo e la sua professione, un uomo e le sue storie, un uomo e i suoi due mondi. Tutto inizia in un albergo della periferia berlinese dove un cameriere, il nostro protagonista, ci rende partecipe sia del suo vissuto quotidiano che di quello immaginifico. Un sogno ad occhi aperti. Dal binomio sogno/realtà prendono vita, sul palco, due storie che procedono in parallelo. La realtà è una storia di degrado, una storia di umiliazioni, una storia dove il protagonista è il primo a subire ed anche colui che assiste, senza fare un gesto, senza dire una parole, senza agire, alle sofferenze altrui. Il sogno è una storia dove fa un gesto, dove dice una parole, dove agisce. Una storia che lo trasforma in un cavaliere mascherato paladino della giustizia. Una storia dove non subisce ed impedisce che gli altri subiscano. Un uomo in bilico tra il dovere e il proprio tornaconto personale. Due storie ben tratteggiate. Un buon equilibrio scenico. Un uso totale dello spazio ben gestito modellato per quadri scenici. Una scena che esce dalla scena, una scena che invade l’esterno. Il mondo della realtà vive di colori cupi, di corpi in chiusura, di sguardi spenti, di voci “sottotono”. Il mondo del sogno vive di corpi in apertura, di sguardi fieri e vivi, di voci piene e squillanti, di colori. Nel mondo-sogno anche gli oggetti di scena prendono vita trasformandosi/trasformando la scena. Gli oggetti vengono riabilitati (come il protagonista) mutando in una forma più nobile. Uno spettacolo in bilico tra sogno e realtà. Un uomo.Francesca Cipriani

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