La verità, a Milano

Da Eucuri

Care amiche e cari amici,
anche di Milano posso ritenermi grandemente contento e con aspettative di gran lunga superate. La sorpresa più grande, oltre ad aver incontrato di persona blogger, aver rivisto amici che sembravano perduti e amici mai persi, è stata quella di sentire che le persone mi leggono. Sembra una cosa scontata se uno va alla presentazione, ma per me non lo è mai. Sia il libro che il blog. Grazie. Non voglio tediarvi con parole che possono avere poco senso, ma voglio riproporvi un pezzo del libro diverso da quello di Torino e che non ho neanche letto a Milano ma che fece discutere molto quando lo pubblicai. Chissà che non ci sia ad una prossima presentazione ;)
Grazie a tutti quelli che ci sono stati e a Lucrezia per aver presentato. Dopo il testo anche due foto della serata in cui si intravede la mia Moleskine fidata. Oggi sono più vecchio di un anno, lì ero più giovane (e semmai voleste farmi un regalino… cliccate qui: il libro o anche qui Amazon)

La verità è che eravamo assortiti male fin dall’inizio. Lo dico con voce normale, senza gridare, ormai non serve. Lo dico a me stesso, a chiunque mi è intorno. La verità è che era tempo. Tempo perso, tempo di cambiare, nuvoloso da tempo. La verità. Te la dico guardandoti negli occhi, un po’ lucidi. La verità è che i litigi non erano più qualcosa che teneva vivo il nostro legame, ma un veleno che agiva lentamente. La verità, te la dico prendendoti la mano, è che per come eravamo fatti, anzi ero fatto io, la passione scaldava il cuore ma aveva fatto terra bruciata intorno e dentro di noi. Non era rimasto molto. Qualche frase scritta in pezzi di carta, luoghi comuni che ormai non volevamo più visitare. La verità, te lo dico girando un po’ lo sguardo, è che pensavo fossi tutto ma non lo eri. E lo so che era lo stesso per te. Ma la verità, che ora dico sottovoce nella mia mente, è che se mi chiedessi di ritornare io – forse – ritornerei.



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