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La verità non interessa più. Storia cancellata dalle folle oceaniche e dai guru della tv: censurati con violenza psicologica i problemi di Bergoglio con la dittatura militare

Creato il 26 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Horacio Verbitzky fa riferimento a due documenti nella sua intervista riportata qui sopra. Il cittadino argentino Jorge Mario Bergoglio fu continuo alla dittatura? Trovò un suo quieto o inquieto convivere con la dittatura?

I documenti citati dal giornalista Verbitzky dicono che fu complice del regime di Videla. Ed è un dato di fatto che senza la chiesa Videla non sarebbe durato a lungo. La chiesa cattolica non ritiene tenuta a fare considerazioni sul comportamento civile da tenere: si pone su altro piano, sul quale può permettersi di

accogliere anche i dittatori.

Ma questo piano esiste? O la chiesa argentina è fatta da cittadini argentini?

Non c’è dubbio che anche un gesuita sia un cittadino e che i diritti civili e umani siano più universali su questo pianeta, oggi e ai tempi del regime militare argentino, del magistero della chiesa cattolica.

Il cittadino Bergoglio, che pure chiese perdono al popolo argentino, tramite una lettera dei vescovi argentini di cui era presidente, per i comportamenti della chiesa nei confronti di “posizioni autoritarie”.

Diventato papa Francesco, il cittadino Bergoglio è stato immediatamente assolto dai massmedia, tramite la solita tecnica autoritaria. Distrazione di massa, trionfo della simpatia del papa, considerato addirittura vicino alla teologia della liberazione (!?!). E’ piovuta subito una valanga di smentite a parole sulla complicità con la dittutura, mentre Verbitzky presentava documenti. Il papa deve per forza essere santo padre, il che, chissà perché, rende subito limpidissimo anche il cittadino. Proteste censurate, dubbi insensati. Ipse dixit e tutti sollevare peana. Ma la recessione resta e i morti sono morti. I desaparecidos sono stati assassinati. Ma non importa.

E i documenti? Impossibile che esistano. chi smentisce, anche un premio Nobel per la pace, però parla di lavoro diplomatico silenzioso da parte di Bergoglio. I documenti di Verbitzky non servono, non contano e non devono aver valore.

E’ questo il fatto preoccupante, anche al di là della biografia di Bergoglio. Non che sia una novità, ma la verità non dipende dall’uso della ragione che esamina i documenti e studia la storia. Non si deve fare. La tv impone e buonanotte. censurata qualsiasi forma di illuminismo.

Resta il vecchio imperativo categorico di Kant. In breve, se tutti avessero svolto un lavoro diplomatico silenzioso? Se nessuno avesse denunciato la dittatura? E’ universalizzabile, è un modello il comportamento del cittadino Bergoglio? Per non parlare di Pio Laghi, cardinale amico di Videla. Nessuno ne parla granché perché non  è papa e ci si interessa solo dei fatti di casa propria, come se la chiesa cattolica non fosse internazionale.

Questioni morali però è vietato porne. Non si accetta nemmeno il dibattito. Vige un impero psicologicamente simile alla dittatura, una forma di autoritarismo che non tiene nel minimo conto alcuna forma di verità provata.

Il danno è questo: non poter discutere seguendo il lume della ragione.


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