Nelle piscine della centrale di Fukushima ci sono delle barre di combustile esaurite, in attesa di essere smaltite. E se avvenisse un incidente?
Fukushima. La situazione in quel di Giappone non è certo bella: dopo il terremoto e lo tsunami del marzo 2011 le radiazioni nucleari hanno contaminato tutta la zona limitrofa alla centrale, con conseguenze importanti in tutto il mondo. Ma quello è ‘passato’, ora Fukushima deve affrontare un secondo problema: numerose barre di carburante giacciono nelle piscine di raffreddamento, in attesa di essere smaltite.
A lanciare un allarme sulla situazione a Fukushima sono stati Arnie Gundersen e il medico Helen Caldicott, che hanno affermato: ‘La più grande minaccia a breve termine per l’umanità proviene dai bacini del combustibile di Fukushima: se uno dei bacini crollasse o si incendiasse, questo potrebbe avere gravi effetti negativi non solo sul Giappone, ma sul resto del mondo’. In pratica, non resterebbe che ‘evacuare l’emisfero nord della Terra e spostarsi tutti a sud dell’equatore’.
La notizia ha fatto in pochissimo tempo il giro del mondo ed è stata condivisa da migliaia di persone sui social network: quello che si dice è importante, è un allarme che fa tremare. Ma, un incidente di questo genere, sarebbe veramente così catastrofico? Veramente non resterebbe che evacuare tutto l’esmisfero Nord del Mondo?
Sembrerebbe che una previsione di questo genere sia esagerata, almeno secondo quanto affermano Francesco Bochicchio, direttore del reparto di Radioattività e suoi effetti sulla salute, dipartimento Tecnologie e salute dell’Istituto Superiore di Sanità, e Marco Sumini, professore di Fisica nucleare all’Università di Bologna. ‘La situazione alla centrale di Fukushima non è certo delle migliori, ma è una prassi del tutto naturale che le barre di combustibile esaurito vengano fatte raffreddare nelle piscine. Il problema fino da ora è stato rappresentato dalle fuoriuscite di acqua dalle piscine. Lo spostamento delle barre è una prassi elementare e non dovrebbero esserci problemi’, ha dichiarato Francesco Bochicchio.
‘I rischi della situazione attuali di Fukushima ci sono, è inutile negarlo, male conseguenze prospettate da Arnie Gundersen sono esagerate’ ha affermato Marco Sumini ‘il rischio più grande al momento è aspettare e non spostare le barre di combustibile. Se avvenisse un terremoto o un nuovo tsunami, si verificherebbe nuovamente una situazione di criticità, con nuovo rilascio di radiazioni’.
‘Quello che serve al momento, per risolvere la situazione di Fukushima, è la collaborazione. Diversi Paesi occidentali hanno offerto il loro aiuto, sta al Giappone accettare’, ha concluso Marco Sumini.
gc
29-01-2014