Titolo originale: Tobacco road
Autore: Erskine Caldwell
Edizione: Mondadori
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Trama
La storia, ambientata nel profondo Sud, la Georgia, narra di una famiglia di contadini, i Lester, dei poveri bianchi, che in seguito alla Grande Crisi è caduta in grande miseria anche perché il capo famiglia Jeeter insiste a coltivare a cotone il pezzo di terra che possiede invece di recarsi in una fabbrica e guadagnare a sufficienza per mantenere il resto della famiglia. Ma proprio in questi personaggi è racchiusa quella testardaggine che sfiora l'ottusità che l'autore descriverà nei suoi romanzi. All'interno della famiglia emergono anche la moglie Ada, sempre tese alla rincorsa di un abito e di cappelli nuovi e la nonna alla ricerca perenne di cibo e di tabacco.
Autore
Erskine Preston Caldwell (White Oak, 17 dicembre 1903 – Paradise Valley, 11 aprile 1987) è stato uno scrittore e giornalista statunitense.
Figlio di un ministro di culto della Chiesa Associata e Riformata Presbiteriana, nacque in una casa in
Quando il suo primo libro uscì ne fu subito vietata la diffusione (forse semplicemente sulla base del suo titolo, dato che bastardo potrebbe essere stato preso per un insulto) e le copie furono sequestrate
Caldwell morì per le complicazioni derivanti da un enfisema e per un tumore polmonare l'11 aprile 1987, all'età di 83 anni. Fu sepolto allo Scenic Hills Memorial Park in Oregon.
mezzo ai boschi nei pressi di Moreland, in Georgia. Trascorse la sua infanzia trasferendosi di stato in stato per tutti gli Stati Uniti meridionali seguendo il padre nelle diverse chiese che gli venivano affidate. I suoi primi due libri ad essere pubblicati furono Il Bastardo (Orig. Bastard) nel 1929 e Un povero scemo (Orig. Poor Fool) nel 1930, ma le opere che gli diedero la fama furono i romanzi La via del tabacco (Orig. Tobacco Road) del 1932 che ebbe fortuna anche nella versione teatrale, e Il piccolo campo (Orig. God's Little Acre) del 1933 dal quale fu tratta, nel 1958, la sceneggiatura del film diretto dal regista Anthony Mann.
Recensione
Una famiglia di contadini caduta in rovina nel periodo della Grande depressione. Una famiglia privata di qualsiasi umanità, personaggi la cui vita trascorre all'insegna della fame e dell'ignoranza,
Come si dice, tale padre tale figlio. Dude, ultimogenito dei Lester, vive la sua giovane esistenza del tutto privo di preoccupazioni, intento a far rimbalzare tutto il giorno un pallone contro le fragili mura della baracca in cui risiede con la famiglia. Vuoto e del tutto insensibile, non deve meravigliarci se finirà per compiere una scelta importante ma dettata da futili motivi.
E cosa dire della povera madre, preoccupata perché priva di abiti adatti alla propria sepoltura? o della povera nonna, tenuta in disparte da tutti e costretta a cibarsi degli avanzi, trattata peggio di un cane fino alla tragica fine cui si assiste increduli. Viene da chiedersi come possano degli esseri umani
Allucinati, calcolatori e cinici, i personaggi di Caldwell restano impressi nella memoria e strappano qualche amara risata con il loro comportamento del tutto fuori dagli schemi.
In sostanza il libro non mi è dispiaciuto, qualche volta mi sono soffermata a riflettere su quanto era appena accaduto, chiedendomi il perché di simili azioni e decisioni, ma immagino che povertà ed ignoranza siano la risposta che andavo cercando. L'unica cosa che ho faticato a digerire sono le troppe ripetizioni in bocca al protagonista, Jeeter, per il resto si tratta di una lettura che scorre veloce e lascia attoniti. Vi lascio a questa recensione, mi ha tolto le parole di bocca.
Voto