"La via segreta dei nazisti. Come l'Italia e il Vaticano salvarono i criminali di guerra". Lo storico Gerald Steinacher racconta l'analisi completa e sconvolgente della "grande fuga" che salvò i boia di Hitler.

Creato il 10 maggio 2010 da Robertoerre

 

Gerald Steinacher storico

Gerald Steinacher è l'autore de “La via segreta dei nazisti. Come l'Italia e il Vaticano salvarono i criminali di guerra” (Rizzoli), l'analisi completa e sconvolgente della “grande fuga” che permise a ai nazisti“i boia di Hitler” di fuggire in Sudamerica e in altre nazioni. Il libro viene presentato mercoledì alle 17.30 nella biblioteca della Fondazione Museo Storico del Trentino di Via Torre d'Augusto 35 a Trento. Con l'autore interverranno Gustavo Corni dell'Università di Trento, Andrea Michele dell'Archivio provinciale di Bolzano, e Giuseppe Ferrandi direttore generale della Fondazione Museo Storico Trentino. Lo storico Steinacher è docente di Storia Contemporanea all'Università di Innsbruck, e ricercatore al Joseph A. Schumpeter Research Fellow, Università di Harward negli Stati Uniti.”La via segreta dei nazisti” è il risultato di un lungo lavoro di consultazione negli archivi italiani, dell' Argentina, Austria, Stati Uniti d'America, Svizzera, Germania, negli archivi del Vaticano, e in quello del Collegio di Santa Maria dell'Anima a Roma, Croce Rossa e gli archivi dei centri di documentazione Wiesenthal. Migliaia di nazisti fuggirono dalla Germania dopo avere ricevuto documenti che falsificavano la loro vera identità grazie alla Croce Rossa, che dalla fine della guerra al 1951, stampò oltre 120 mila titoli di viaggio, per fare espatriare i criminali di guerra. Gli istituti vaticani tra il 1946 e il 1951 diedero rifugio e fornirono nuove identità, tramite anche la Pontificia Commissione di Assistenza. Gli stessi servizi segreti occidentali al fine di contrastare il comunismo, arruolando ex SS per operazioni di spionaggio. Criminali di guerra come Erich Priebke, Adolf Eichmann e Josef Mengele, riuscirono a fuggire, attraversando il Sud Tirolo, da Innsbruck a Bolzano per giungere a Genova dove si imbarcarono. Le mete erano il Sudamerica, Spagna, Medio Oriente, Egitto, Siria. Steinacher spiega che “un caso limite fu quello di Karl Hass, collaboratore di Priebke, dichiarato morto negli anni '50, comparve invece nel film La Caduta degli dèi di Luchino Visconti, per interpretare proprio un ufficiale nazista”. Il grande merito dell'autore è quello di aver ricostruito la rete organizzativa e clandestina, responsabile di aver fatto fuggire migliaia di responsabili di atrocità e delitti contro l'umanità. Nessun storico prima di lui si era occupato così dettagliatamente di delineare il quadro storico di una delle vicende più oscure accadute dopo la seconda guerra mondiale, portando alla luce storie e vicende personali di molti di questi criminali.

Roberto Rinaldi


registro in cui compare il nome di Erich Priebke

Il vescovo Alois Hudal operò a favore dei criminali nazisti per farli fuggire all'estero


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