La villa

Da Stefanod

A scuola di Eleonora e Sofia il doposcuola dei primi quattro anni di elementari si svolge in locali all'interno dell'edificio scolastico. Quello del quinto e del sesto anno in un edificio esterno, chiamato "la villa". È una villa di 600mq con aule di tutti i tipi: per fare cucito, ceramica, immagine, con i tavoli da ping-pong e da calcetto, con i videogiochi, con i cuscinoni, quella silenziosa per fare i compiti.
Questa sera c'è stato l'incontro fra il personale del doposcuola e i genitori dei bambini che vanno da quest'anno alla villa. Ci hanno raccontato delle varie attività, del fatto che i bambini hanno appena votato che ogni venerdì non faranno attività "digitali" (nel senso di telefonini, tablet, ecc.), che a fine anno faranno una mostra dei lavori fatti durante l'anno che saranno messi in vendita per raccogliere fondi da dare in beneficenza. Ci hanno spiegato di come aiutano i bambini a fare i compiti, di come cooperano con gli insegnanti, di cosa si aspettano dai bambini e di cosa si aspettano da noi.
Al doposcuola vanno sei classi, tre del quinto e tre del sesto anno. Fanno qualcosa come 120 bambini. Io sono rimasto affascinato da come in tre settimane il personale avesse già imparato a conoscere i vari bambini. Ogni genitore è entrato presentandosi come il papà di tizia o la mamma di caio, e il personale aveva già un aneddoto o due su quel bambino o quella bambina.
Eleonora in questi giorni è divisa fra la voglia di venire a casa e usare le proprie chiavi e lo stare al doposcuola sino all'ora di chiusura (ufficialmente le 18, ma ci hanno detto che visto che dopo iniziano le attività serali nessuno verrà comunque mai buttato fuori).