Non ha rocce che la rendano inaccessibile, nè boschi che ne impediscano la coltivazione,nè digofi del clima che la facciano inospitale.anzi il suolo e` fecondo e popolato di ville,dolci le pendici dei colli e amene le insenature delle valli".
Questa e` la descrizione che un anonimo diede del "Theatrum Sabaudiae" , cioè alla collina torinese: descrizione che corrisponde sostanzialmente alla realtà.
Quando le giornate sono ben soleggiate, ne approfitto per fare i miei "giri fotografici", andando a riscoprire angoli dai quali mancavo da tempo.
La Villa della Regina, situata sulla collina torinese, è stata una di queste mete, un gioiello barocco dell'inizio del seicento, ritornato all'antico splendore grazie ad un restauro realizzato con fondi statali, di enti e privati durato anni di lavoro.Si tratta di un complesso costituito da una vigna collinare ( unico esempio rimasto in Piemonte)
, giardini sul modello delle ville romane e fabbricati (la villa e i padiglioni attigui).
Fanno da cornice alla villa, il giardino all'italiana con relativi giochi d'acqua (attualmente fuori uso)
. e il bosco retrostante, che confina con la strada che conduce al Parco di Villa Genero.
Dal 1997 è diventato bene protetto dall' Unesco, considerato patrimonio dell'Umanità.
L'orario estivo (da Marzo a Novembre) va dalle 9.00 alle 18.00 ; quello invernale anticipa la chiusura alle 16.00. L'ingresso è gratuito , e naturalmente la Villa è raggiungibile con i mezzi pubblici.
Dalla strada di Santa Margherita, dove si trova questa meraviglia, lo sguardo spazia sulla città con la sua naturale cornice di montagne (quando si vedono...) e la Mole Antonelliana in primo piano...
La citazione iniziale di questo post è stata tratta da " RESIDENZE REALI DEL PIEMONTE" di Franco Caresio , ediz. Regione Piemonte.
Ora lascio spazio alle restanti fotografie, realizzate solo in esterni in quanto all'interno della Villa è rigorosamente vietato eseguire scatti.