La violenza della porta accanto

Creato il 27 luglio 2015 da Claudia

Ad agosto saranno 2 anni che abitiamo nel nostro appartamento tra gli alberi. Mi piacerebbe poter dire che non vorrei mai andare via di qui, che non c'è altro posto al mondo dove vorrei essere, e che la mia vita qui è semplicemente perfetta. Ma direi una manciata di palle. Come forse vi ricorderete, mi avevo già raccontato qui come il mio palazzo sia un po' "particolare". The understatement of the year!

Purtroppo infatti non siamo stati benedetti con vicini gentili e amorevoli, che mi invitano a casa loro per un caffè o si offrono di badare a Bailey quando noi non ci siamo. Oh meglio, tra gli 11 vicini che abitano nel nostro palazzo, una sola è così, e infatti è la nostra unica amica. Ma il nostro vicino della porta accanto, quello con cui condividiamo il muro della sala e della camera da letto, è semplicemente un mostro.

Non sto scherzando e non sto esagerando. Vi avevo già parlato di lui nel post di prima: lui è il mio vicino alcolizzato e (probabilmente) psicopatico con qualche problema mentale. Non è la prima volta che vi racconto del problema dell'Australia con l'alcol. Non lo sapevo quando ho scritto quel post e non lo so adesso cosa spinga gli australiani a sfondarsi in quel modo. Quello che so è che nei quasi 2 anni da quando abito qui visto davvero il peggio che l'alcol può fare. Ho sopportato notti insonni, quando lui torna a casa ubriaco marcio da una nottata di bevute. Ho sopportato giornate di mal di testa, quando lui tiene la tele o lo stereo a un volume semplicemente assordante. Ho sopportato urla, grida e litigate con sua madre, con la tele, con i passanti, con i suoi amici immaginari. Ho sopportato porte sbattute, pugni sui muri, finestre scorrevoli aperte e chiuse in continuazione. Ma peggio di tutto ho dovuto sopportare i suoi abusi quando decide di rifarsi su di noi e passa ore a bussare alla mia porta senza nessun motivo. Ho dovuto sopportare il suo tentativo più o meno cosciente di entrare nel mio appartamento.

Sono 2 anni che sopporto tutto questo più o meno giornalmente. Sono 2 anni che mi addormento con i tappi nelle orecchie. Sono 2 anni che dormo decisamente meno e peggio di quello che vorrei. Sono 2 anni che non rispondo alla porta se qualcuno bussa. Ma soprattutto, sono 2 anni che esco o rientro a casa con la paura di incontrare lui sulle scale. Sono 2 anni che non mi sento sicura a casa mia.

E non c'è sensazione peggiore. Ve lo posso garantire.

So di non essere la sola purtroppo. La cronaca è piena di casi simili al mio, casi purtroppo finiti come io non voglio assolutamente finire. Per cui mi sto muovendo con i mezzi leciti a mia disposizione per evitare di diventare l'ennesimo nome su un giornale. L'Australia è un paese che funziona, le autorità esistono e i diritti vengono rispettati. Ma l'Australia non è un paese perfetto, e anche qui certe cose non funzionano. Purtroppo.

Ma qualcosa si può fare. Forse un giorno vi racconterò della procedura che sto seguendo. Per ora sappiate che sto vivendo questa situazione davvero brutta. Ed è tutta colpa dell'alcol, che (assunto in quelle quantità) annebbia il cervello, elimina ogni freno, e porta alla violenza. Quello che spero con tutto il mio cuore è che se un giorno vedrete il mio nome sui giornali, sia perché ho fatto qualcosa di bello con la mia vita, e non perché Martin è uscito di testa... Fingers crossed!