La “visione politica dominante” portata avanti dai partiti che sostengono il governo Monti è destinata a durare ancora: se prendiamo in considerazione i sondaggi elettorali attuali, il “blocco” dei partiti che sostengono il governo hanno percentuali che messe assieme consentirebbe loro di dare vita a un “Monti-bis” o ad un “qualcosa che assomigli ad un Monti-bis” senza Monti.
Berlusconi “dal suo canto” forse “cavalcherà” l’antieuropeismo per recuperare sia il legame “spezzato” con la Lega che i tanti voti persi: forse egli riuscirà anche ad illudere gli italiani di un “miracolo possibile” con la fuoriuscita dall’euro e dopo un eventuale vittoria le cose rimarranno esattamente uguali ad ora.
Grillo e Di Pietro con i loro partiti non possono “prendere voti” tali da riuscire a superare i voti della maggioranza attuale: le cose “in qualsiasi modo vadano” probabilmente ci restituiranno una situazione politica molto simile a quella attuale anche se con “qualche scossone”.
Una conferma di ciò è l’ulteriore avvicinamento di Vendola al Pd e al centro di Casini.
La visione politica dominante, che collima con la “visione unica economica”, ha come obiettivo quello di far restare le cose così come sono: i mercati, le banche e le agenzie di rating infatti più volte hanno espresso le loro “paure” riguardo alla situazione politica italiana dopo le prossime elezioni.
Il neoliberismo portato avanti dai “poteri forti” dello stato e dell’economia è troppo difficile da “abbattere” sia per la sinistra antagonista italiana sia per il movimento 5 stelle che per gli altri movimenti nascenti o già nati.